Sondaggio PKS: Le aziende serbe vedono l’UE come unica destinazione

I direttori di circa l’80% delle aziende in Serbia credono che un ulteriore deterioramento delle relazioni economiche con l’UE avrebbe un impatto negativo sui loro affari, secondo un sondaggio condotto dalla Camera di commercio serba (PKS).

“Le aziende sono quasi unanimi nel ritenere che un ulteriore deterioramento delle relazioni tra la Serbia e l’UE avrebbe un impatto negativo sugli affari, che porterebbe a una riduzione dei nuovi investimenti e del numero di dipendenti”, ha dichiarato la PKS.

Circa 1.000 aziende hanno partecipato al sondaggio e l’80% di loro ritiene che i loro affari con l’UE sarebbero difficili in caso di interruzione delle attuali relazioni economiche con l’Unione, sia che si tratti di una sospensione dell’accordo di libero scambio, di un ulteriore aumento dei tassi d’interesse, di una riduzione del rating del credito del Paese in caso di instabilità politica ed economica o della cancellazione del regime di esenzione dal visto per i cittadini serbi.

L’importanza del mercato dell’UE per le aziende serbe è dimostrata anche dal fatto che per il 35% delle aziende “l’UE è un importante mercato di esportazione”, mentre il 50% delle aziende serbe “importa sostanzialmente dall’UE”.

Circa 370.000 persone lavorano in aziende serbe che collaborano con l’UE, e ogni mese il bilancio statale incassa quasi 17 miliardi di dinari dalle loro tasse e contributi sui salari.

I dati statistici mostrano che, in caso di peggioramento delle relazioni economiche con l’UE, il numero di dipendenti di queste aziende diminuirebbe solo del 10%, il che lascerebbe il bilancio serbo senza 1,7 miliardi di dinari al mese, che è l’attuale stipendio per circa 16.000 insegnanti o per 14.000 personale medico.

Il sondaggio ha anche mostrato che un anno fa il timore di un peggioramento delle relazioni con l’UE non esisteva tra le aziende, mentre oggi ben il 15% delle aziende vede la situazione nell’UE come un problema chiave.

I principali rischi aziendali, citati nel sondaggio, sono ancora la diminuzione della domanda interna (29%), l’aumento dei prezzi dell’energia (20%) e i problemi di liquidità (17%). I principali rischi aziendali, citati nel sondaggio, sono ancora la diminuzione della domanda interna (29%), l’aumento dei prezzi dell’energia (20%) e i problemi di liquidità (17%). Secondo il PKS, le aziende serbe impegnate nelle esportazioni (17.700) impiegano circa 675.000 lavoratori.

(Dnevnik, 26.02.2023)

https://www.dnevnik.rs/ekonomija/naslovi/istrazivane-pks-srpske-kompanije-vide-eu-kao-jedini-pravac-26-02-2023

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