Due terzi dei cittadini serbi andrebbe al referendum contro il riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo, anche se la maggior parte ritiene che il Kosovo sia perduto, e che la Serbia non sarà più in grado di ristabilire la sovranità sul territorio, riporta il Blic.
Il 47% dei cittadini ritiene che il Kosovo sia perso, il 12% non lo sa e il 41% ritiene ci sia ancora un po’ di speranza.
Tra coloro che ritengono che il Kosovo sia perso sono i soggetti di età compresa tra 30 e 60 anni, con un livello intermedio e alto di istruzione di tutte le regioni – a parte l’est e il sud della Serbia. Quasi la metà degli intervistati pensa che non è fattibile per la Serbia riprendere il pieno controllo e la sovranità sul Kosovo, e questo sostengono di più le donne di età superiore a 30 anni, gli intervistati con un livello medio di istruzione e i residenti della regione di Belgrado.
Il 36% degli intervistati, invece, pensa che sia possibile per la Serbia riprendersi il Kosovo, mentre il 15% non conosce la risposta. Al dialogo interno sul Kosovo non ha partecipato il 93% degli intervistati, il 4% non lo sa se vi ha partecipato o no, e il 3% degli intervistati ha detto che vi ha partecipato.
Più della metà degli intervistati, il 54%, ritiene che l’attuale governo non riconoscerà l’indipendenza del Kosovo, questo per lo più affermano le persone di età superiore a 60 anni e i residenti della regione della Sumadija, mentre con l’aumento del livello d’istruzione diminuisce il numero degli intervistati che ritiene che il governo non riconoscerà l’indipendenza del Kosovo.
Il 27% degli intervistati ritiene che il governo riconoscerà l’indipendenza del Kosovo, mentre il 19% non sa la risposta a questa domanda.
Il 78% degli intervistati non appoggerebbe la decisione di riconoscere l’indipendenza del Kosovo in cambio dell’adesione più veloce della Serbia all’UE.
Il 13% dei partecipantti al sondaggio riconoscerebbe l’indipendenza del Kosovo e il 9% non lo sa.
Alla domanda su come hanno capito il termine “demarcazione”, il 29% dei cittadini ha affermato che il termine implica l’istituzione di un confine, in base al quale il Kosovo settentrionale si unirebbe alla Serbia, e la valle di Presevo al Kosovo, mentre il 14% lo considera un confine che coincide con l’attuale linea amministrativa.
Il 41,8% degli intervistati non supporta l’idea della demarcazione, e questi sono per lo più uomini di età compresa tra i 30 ei 44 anni che vivono in diverse parti della Serbia, ad eccezione della Vojvodina.
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