Ana Panayotova, avvocato del Sindaco di Belgrado Sinisa Mali, ha chiesto al registro delle imprese bulgare di modificare retroattivamente le informazioni sui proprietari di diverse società offshore e di mettere il suo nome in qualità di proprietario.
Le società offshore in questione, di cui Sinisa Mali è registrato come direttore, sono state da lui utilizzate per comprare appartamenti sulla costa bulgara. Il registro delle imprese bulgare ha rifiutato la richiesta di Panayotova.
Nel 2012, Mali, come direttore di due società offshore con sede nelle Isole Vergini britanniche, ha comprato le società bulgare Erul 11 e Erma 11, solo al fine di utilizzarle successivamente per acquistare appartamenti nella località di lusso di San Nicola in Bulgaria.
Panayotova, assunta come avvocato da Mali nel 2012 per firmare documenti in suo nome e rappresentarlo in Bulgaria, ha chiesto al registro delle imprese bulgare di modificare retroattivamente il nome del direttore delle società Erul 11 e Erma 11 e di essere personalmente registrata sia come direttrice che come proprietaria di queste società offshore, secondo quanto ha rivelato il portale bulgaro di notizie Bivol.
Il registro ha rifiutato la sua richiesta perché contro la legge: Mali rimane dunque il direttore delle compagnie offshore che gestiscono le società bulgare utilizzate per l’acquisto di immobili nel Mar Nero.
Se il Registro avesse approvato la richiesta di Panayotova, ciò avrebbe esonerato Sinisa Mali dal sospetto di rapporti illegali dato che l’Agenzia serba anticorruzione ha già sottolineato che Mali non ha informato l’Agenzia del fatto di essere direttore di società offshore. L’Agenzia ha verificato le sue attività e affari, avanzando il sospetto che alcune transazioni di denaro effettuate nell’acquisto di questi appartamenti potrebbero essere intese come riciclaggio di denaro, in quanto grandi pagamenti in contanti sono stati effettuati “in un breve periodo senza logica”.
L’Agenzia anticorruzione ha avviato la sua indagine dopo che KRIK e Bivol hanno rivelato, nell’ottobre 2015, che Sinisa Mali aveva acquistato 24 appartamenti sulla costa bulgara (23 appartamenti in qualità di direttore delle società offshore e un appartamento come individuo).
Dopo la pubbicazione del rapporto di KRIK, Mali ha affermato che la sua firma sui documenti relativi all’acquisto degli appartamenti era stata falsificata, dettaglio che sarebbe stato confermato da un esperto di calligrafia da lui interpellato. Tuttavia, il Sindaco non ha mai presentato prove che potrebbero esonerarlo da queste accuse.
(Newsweek, 06.06.2017)
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