La nuova vendita della Zastava Kovacnica, in fallimento, è stata fissata per il 24 aprile. La documentazione di gara è stata acquistata, come appreso da Danas, da due società, una locale e una cinese: il prezzo di partenza della fabbrica sarà pari al 50% del valore stimato di recente della società, vale a dire, leggermente al di sopra di 3,4 milioni di euro.
Prima della gara pubblica, il capitale di Kovacnica è stato rivalutato, in quanto l’anno scorso era stato messo ad acta su richiesta del più grande creditore, l’Amministrazione fiscale della Serbia, le cui pretese ammontano a 320 milioni d dinari.
Il valore di Kovacnica come entità giuridica, secondo la nuova stima, è pari a 848.850.000 dinari (6,75 milioni di euro), di 1,1 milioni di euro superiore rispetto all’importo che l’Amministrazione fiscale non ha accettato lo scorso anno. Il termine per le denunce del creditore è il 21 di aprile, e né l’Amministrazione né altri creditori hanno contestato la stima finora.
In Kovacnica la speranza questa volta è che nessuno dei creditori presenterà lamentela circa il valore stimato della società, considerando che la Corte Commerciale di Kragujevac sostiene che le condizioni sono finalmente favorevoli per organizzare un’asta di vendita, due anni e mezzo dopo l’avvio della procedura di fallimento.
Il fallimento di Kovacnica ha seguito la privatizzazione della società, acquistata nel 2005 dall’imprenditore bulgaro Valentin Zahariev. Il sindacato della fabbrica, i lavoratori e le altre parti interessate di minoranza hanno per anni cercato di mettere in guardia l’opinione pubblica e le istituzioni statali competenti sul rischio di far cadere in rovina l’azienda spostando il profitto verso la Bulgaria e lasciando l’azienda di Kragujevac in debito, ma lo Stato non ha reagito in alcun modo a tali avvertimenti.
(eKapija, 07.04.2017)
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