Il comune di Sjenica, situato nel sud-ovest della Serbia, ha presentato la candidatura per iscrivere la tecnologia tradizionale di preparazione del famoso formaggio Sjenicki sir nella lista dei patrimoni immateriali dell’UNESCO.
“A proposito della sua valenza, è necessario sottolineare che l’iscrizione in questa lista potrebbe determinare una serie di vantaggi. In primo luogo, si tratta di un modo per impedire la scomparsa di questo prodotto e la sua fusione con formaggi prodotti con tecnologie industriali e di bassa qualità, in secondo luogo consentirebbe di impedire abusi, conferendo al formaggio prodotto con tecnologia tradizionale uno specifico marchio utile a rappresentare e promuovere la sua esclusività e qualità. Ciò senza dubbio avrebbe delle ripercussioni positive sul settore agricolo e sulla promozione del turismo nella regione di Sjenica”, ha affermato il vice sindaco Mustafa Baltic. Già nel 2014 il Sjenicki sir aveva ottenuto tutti i certificati di origine e di qualità sotto il brand Pester (altopiano nella Serbia centro-occidentale) e in quanto cibo biologico ha cominciato da allora ad essere esportato in tutto il mondo. Il formaggio viene prodotto con latte crudo di pecora, a cui viene solo aggiunto caglio di origine naturale e sale.
La Serbia ha aderito nel 2010 alla “Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio culturale intangibile”, approvata dalla Conferenza generale dell’UNESCO nel 2003. La candidatura è stata preparata dal Comune in collaborazione con l’Istituto Etnografico di Belgrado, e il monitoraggio del processo sarà seguito dal Centro regionale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.
La candidatura dovrebbe essere vagliata nel dicembre 2016.
(InSerbia, 25.10.2016)
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