Al “Blocco Patriottico” che hanno costituito l’8 gennaio scorso il Partito Democratico di Serbia (DSS) e il partito Dveri Srbije si sono aggregati ieri anche il Consiglio Liberale Serbo (SLS) e il Movimento delle autonomie locali unite (PULS).
“E’ mio onore presentare due vecchie organizzazioni, ora nuove componenti del Blocco Patriottico. Questo è un segno che le persone ci riconoscono come un’alternativa al governo con una diversa politica nazionale, culturale ed economica”, ha dichiarato la presidente del DSS Sanda Raskovic-Ivic alla conferenza per i giornalisti.
“Riteniamo che il nostro futuro è messo a repentaglio da una politica di disperazione e minacce”, ha aggiunto il presidente del PULS Ljubiša Jovašević.
Manifestando soddisfazione per il sostegno di DSS e Dveri alla proposta di riabilitazione del presidente della corona jugoslava in esilio Slobodan Jovanovic, il segretario generale del Consiglio Liberale Serbo Aleksandar Nedic ha annunciato l’adesione al raggruppamento politico.
Constatando che l’unica opposizione oggi esistente in Serbia è fuori dal paese, Boško Obradović, funzionario del movimento Dveri, ha comunicato che le prossime attività del Blocco partiranno il 15 febbraio, festa delle candele per la chiesa ortodossa, con iniziative contro la vendita della Telekom Srbija e a favore dell’economia serba in Bosnia.
(Blic, 01.02.2014)