Settore immobiliare fermo: un milione e mezzo di metri quadrati vuoti

I potenziali investitori non puntano sugli immobili a uso ufficio neanche nei punti più interessanti delle città serbe, non solo per i prezzi ma anche per l’obbligo di versare il 10% del valore d’asta prima che essa si svolga. 

eko-poslovni-prostor_620x0L’asta per l’immobile “Jugoexport”, situato nella prestigiosa via Kolarceva di Belgrado, si è conclusa senza offerte due giorni fa: la diciannovesima volta in cinque anni. Secondo le agenzie immobiliari in Serbia vi sono oggi almeno un milione e mezzo di spazi per uffici e commerciali, comprese intere fabbriche e capannoni.

I grandi edifici con grandi metrature in offerta difficilmente riescono a trovare un acquirente. Nemmeno le zone più attraenti di Belgrado riescono a trovare potenziali acquirenti perché a volte si tratta di spazi da 100,000 metri quadrati completamente vuoti.

La base d’asta per l’immobile “Jugoexport” fissata dall’Agenzia per le Privatizzazioni è stato di 50 milioni di euro. Le agenzie immobiliari dal canto loro affermano che un prezzo di 9,000 euro al metro quadrato è del tutto irrealistico: forse a 5,000 al metro quadrato si potrebbe vendere un negozio al piano terra dell’edificio ma per gli uffici non si dovrebbe andare oltre i 2,000 al metro quadrato. “Non è vero che non c’era interesse. Semmai i potenziali acquirenti si sono ritirati quando hanno saputo della richiesta di fidejussione del 10%, condizione alquanto onerosa per un tale immobile. Se non si porta a termine l’operazione tale cifra verrà trattenuta per oltre un mese e in un momento in cui non c’è liquidità si tratta di condizioni impossibili. Inoltre bisogna comprare la documentazione di gara dall’Agenzia delle Privatizzazioni”, dice Nedeljko Malinovic dell’agenzia immobiliare “Legat”. Malinovic dice che i potenziali investitori vogliono edifici con i documenti in regola, non gravati da ipoteche, dove sono autorizzati tutti i diritti di proprietà e dove non vi sia il rischio che l’immobile finisca per essere oggetto del processo di restituzione dei beni nazionalizzati dopo il 1945.

L’Agenzia delle Privatizzazioni ha provato a vendere quest’anno, per la sesta volta, un altro edificio molto centrale, quello della Rad Internacionala sito in via Nusiceva a Belgrado, 3,568 metri quadrati offerti a 2,500 euro al metro quadrato. Questa volta però sono stati i creditori a rifiutare le offerte, ritenute troppo basse.  “Oggi a Belgrado si possono trovare spazi per uffici, a seconda delle zone, per un affitto compreso tra i 3 e i 25 euro a metro quadrato. Un esempio spiega meglio quanto abbia inciso la crisi: un negozio di 100 metri quadrati nel quartiere residenziale di Vracar prima della crisi veniva affittato a 1,500 euro al mese e oggi a 500 euro. Solo la zona tra piazza Slavija e Kalemegdan ottiene i prezzi migliori”, continua Malinovic.

Sulla centrale Kneza Mihajlova a Belgrado la ditta di abbigliamento in bancarotta Beko ha messo in vendita il suo negozio principale da 2,746 mentri quadrati per una base d’asta di 8,399,820 euro. La ditta ha messo in vendita anche altri negozi siti a Zeleznik (80m2), Bajina Basta (259m2) e Vrbas (545m2), per una base d’asta rispettivamente di 40.576 euro, 124.644 euro e 288.455.

A Belgrado l’asta si svolgerà il 13 maggio.

(Vecernje Novosti – Ekapija, 07.04.2014)

 

 

 

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