Serbia al 31° posto nel mondo per emigrazione

Secondo stime recentemente pubblicate dal Segretariato dell’OCSE, l’emigrazione dalla Serbia ha raggiunto i livelli di una crescita galoppante.

Come osservato da un membro regolare dell’Accademia delle Scienze economiche, il professore Vladimir Grečić, per “Danas”, la Serbia, nella graduatoria dei 50 paesi nel mondo con la più grande emigrazione, occupa il 31° posto.

Non esistono dati precisi sul numero di cittadini della Serbia che attualmente vivono e lavorano all’estero, nè delle persone che ogni anno cercano posti di lavoro al di fuori del paese, ma, secondo le statistiche nazionali, i cui dati sono basati sul censimento elaborato nel 2011, 313.411 cittadini serbi si troverebbero fuori dai confini nazionali.
 
Tuttavia, secondo i dati OCSE, per lo più basati sui registri di paesi che ricevono i migranti economici, sarebbero ben 598,200 gli emigranti (di età dai 15 anni in su).
 
Secondo le stime recentemente elaborate dall’OCSE, il numero medio di cittadini serbi che hanno lasciato il paese ogni anno nel periodo dal 2005 al 2014 per vivere nei paesi dell’OCSE è stato di 31.000. Nel 2014, 57.000 persone sono emigrate dalla Serbia, mentre nel 2015 questo numero ha raggiunto un record di 60.000.
 
Quanti migranti abbiano poi fatto ritorno in Serbia non è noto. Tali informazioni in questa pubblicazione non sono disponibili, ha affermato il professor Grečić, il quale indica come, secondo una recente ricerca, le intenzioni di emigrazione dei giovani appaiono molto pronunciate e, come mostrato da un recente sondaggio, ben due terzi degli intervistati in questa categoria vogliono lasciare il paese.
 
La spinta giovanile per l’emigrazione è quasi interamente economica (81,9%), determinata dalla voglia di migliorare le condizioni di vita, di trovare occupazione più facilmente, condizioni migliori per avviare la propria attività, avere l’istruzione migliore e così via.
 
I paesi più interessanti per l’emigrazione sono i paesi UE (quasi un quarto degli intervistati), in particolare Germania e Austria, e oltremare gli Stati Uniti e il Canada.
(021, 30.10.2017)

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