La maggior parte delle persone senza fissa dimora si trova a Belgrado: molti sono vittime delle conseguenze di divorzi, mutui, migrazioni, malattie, violenze domestiche, invecchiamento e non di rado soffrono di una qualche dipendenza patologica.
Sebbene l’inverno non abbia ancora mostrato i denti, sono già numerose le persone raccolte nel rifugio a Kumodraska, e ogni giorno almeno 15 persone ricorrono a questa struttura alla ricerca di calore, di un pasto e un bagno. L’unica istituzione specializzata in Serbia nel fornire assistenza a coloro che vivono per strada senza un tetto sopra la propria testa, potrà accogliere, per un altro inverno, sempre lo stesso esiguo numero di persone: 104.
“Cerchiamo di prenderci cura delle persone senza fissa dimora nelle istituzioni di assistenza sociale e case per anziani e negli ultimi due mesi abbiamo trovato alloggio per un gran numero di persone attraverso il Segretariato per la Protezione sociale e il Ministero del Lavoro. Per legge, possono rimanere fino a sei mesi nel rifugio, ma la nostra esperienza insegna che oltre il 60% dei nostri assistiti rimane con noi più a lungo. Al di là di quelle che possono essere le norme, abbiamo l’obbligo morale e umano di prenderci cura di tutte le persone di cui altrimenti nessuno si preoccuperebbe”, sostiene Nevenka Simatkovic, Amministratrice del Centro di Adozione per adulti e anziani.
Gli uomini costituiscono i due terzi nei reparti di questa istituzione sociale, in contrasto con la situazione osservabile nelle case per anziani, i cui inquilini sono in prevalenza di sesso femminile. Contrariamente all’opinione diffusa, solo i membri dell’età matura si rivolgono al riparo, la soglia di questa istituzione va oltre l’età di 20 anni.
“Ci sono persone che sono state allontanate dalla famiglia per vari motivi, ma anche coloro che non hanno una famiglia e la cui pensione non può coprire il costo della vita. Ci sono anche pazienti psichiatrici in remissione, ma anche quelli che hanno perso tutto a causa della dipendenza. Purtroppo, ci sono un sacco di frequentatori assidui che soggiornano all’aperto nelle stagioni calde, e quando arriva l’inverno tornano da noi”, spiega Nevenka Simatkovic.
I dati dell’ultimo censimento mostrano che nel paese ci sono 18.287 persone senza fissa dimora, e il maggior numero di senzatetto in Serbia vive nella regione di Belgrado per lo più in baracche, rimorchi, carri, scantinati o in cartoni e insediamenti poco igienici: secondo le cifre, 445 persone senza fissa dimora vivono per le strade, nei parchi e sotto i ponti. Tuttavia, Mirjana Bobic, docente presso la Facoltà di Filosofia a Belgrado presso il Dipartimento di Sociologia e autrice di uno studio dal titolo “Homeless”, sottolinea che queste cifre dovrebbero essere considerate con cautela, perché non si tratta di dati di prima mano raccolti dall’Istituto di statistica, il quale si è affidato per la ricognizione alle istituzioni di protezione sociale che sono in contatto con i senzatetto. In altre parole, il numero reale di persone che non hanno un tetto sopra le loro teste è molto più alto.
“L’identikit di una persona senza fissa dimora corrisponde ad un uomo di età compresa tra i 55 a 59 anni, basso livello di istruzione, disoccupato o impegnato in lavori non qualificati e mal retribuiti, spesso dipendente da alcol o droga. Senzatetto si diventa per una serie di ragioni. Alcuni sono vittime di abusi domestici, sono divorziati, migranti o malati, mentre alcuni sono stati sfrattati dalle loro case perché non potevano pagare il mutuo.I senzatetto in Serbia sono diventati una metafora dello smantellamento dello stato sociale, di una situazione in cui alle banche sarebbe sufficiente un cenno e tutti potrebbero diventare senzatetto”, aggiunge Bobic.
Tra le persone senza fissa dimora che vivono in insediamenti non igienici a Belgrado (7129), Niš (775), Novi Sad (1.575), Palilula (1.025) Čukarica (755), Zemun (607) Voždovac (597), uno su quatro ha sotto i 14 anni. Sebbene solo un terzo dei senzatetto affermi di appartenere alla minoranza nazionale rom, il maggior numero di persone è di origine rom.
Attualmente nell’Unione europea sono 3,3 milioni le persone senza fissa dimora, con le percentuali più alte in Germania e Francia, e più basse nei paesi scandinavi.
(Politika, 10.12.2017)
http://www.politika.rs/sr/clanak/394215/U-Srbiji-gotovo-20-000-beskucnika
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