Sempre più stranieri lavorano in Serbia

A causa della mancanza di manodopera in alcune aree, sempre più lavoratori provenienti da Uzbekistan, Pakistan, Nepal, India trovano lavoro in Serbia. Dall’ottobre dello scorso anno, quando mancava chi doveva lavorare, diverse migliaia di stranieri sono stati assunti nei cantieri edili, nell’agricoltura e nell’ospitalità.

Secondo il Fondo monetario internazionale, nei prossimi 30 anni la Serbia potrebbe perdere un quinto della sua forza lavoro. C’è già una carenza, quindi nei cantieri serbi vengono assunti sempre più lavoratori dall’Uzbekistan, dall’India, dalle Filippine o dal Pakistan. Il costo da addebitare al datore di lavoro per portarli è di circa 800 euro, con la mediazione di agenzie sempre più numerose.

La mancanza di lavoratori non è un problema solo in Serbia. Più di 50.000 stranieri sono stati assunti in Croazia nei primi sei mesi di quest’anno. Secondo il registro dell’associazione “Naled” e il portale sezonskiradnici.gov.rs, in agricoltura quest’anno in Serbia, su 27.000 lavoratori stagionali registrati, circa un migliaio erano stranieri.

Il numero di lavoratori stranieri in Serbia aumenta di anno in anno. Secondo i dati del Servizio nazionale per l’impiego, lo scorso anno sono stati rilasciati più di 20.000 permessi di lavoro a stranieri. A causa della mancanza di manodopera, il numero dovrebbe essere significativamente più alto quest’anno.

https://www.rts.rs/page/stories/sr/story/125/drustvo/4938453/strani-radnici-nedostatak-radne-snage.html

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