Seminario a Belgrado su formazione flussi migratori Italia/Serbia e lavoro

Consentire un efficace coordinamento pubblico-privato tra Italia e Serbia nel settore della formazione nei paesi di origine dei flussi migratori verso l’Italia, promuovendo i processi di “migrazione circolare” attraverso seminari e workshop tematici.

Sono questi gli obiettivi del seminario che si è svolto il 26 e il 27 marzo a Belgrado, su iniziativa dell’Agenzia del Ministero del Lavoro italiano “Italia Lavoro”, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Serbia, dell’Istituto Italiano di Cultura a Belgrado e della Camera di Commercio Italo-Serba e con la segreteria organizzativa a cura della EastCOM Consulting. L’evento e’ finanziato dalla Ue attraverso i ministeri italiani del lavoro e dell’interno e riguarda la formazione nei Paesi di origine dei flussi migratori verso l’Italia.

Al centro della serie di incontri tra imprese e pubblica amministrazione ospitati a Palazzo Italia anzitutto il confronto e lo scambio di informazioni sul mercato del lavoro in Serbia e in Italia, sulle normative che regolano la migrazione e lo spostamento di lavoratori e studenti e sui meccanismi di assunzione e formazione delle risorse umane. L’evento si inserisce all’interno del percorso di assistenza che l’Italia sta fornendo alla Serbia nel processo di adesione all’Unione Europea avviato con l’apertura dei negoziati il 21 gennaio scorso.

Ai lavori, insieme alla delegazione del ministero del lavoro e di Italia-Lavoro, partecipano rappresentanti dei Ministeri serbi del lavoro e degli esteri, Universita’ italiane, la Toscana Film Commission e circa 30 imprese italiane e serbe.

“Il fatto che le Amministrazioni Pubbliche dei due Paesi e le aziende private si confrontino su un tema cosi’ centrale per lo sviluppo e l’occupazione testimonia il livello e la profondita’ della collaborazione che esiste tra Italia e Serbia”, ha detto l’Ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, intervenuto ai lavori del seminario. “L’Italia ha un ruolo speciale in Serbia, dove operano 500 nostre imprese, con un interscambio di circa 3 miliardi di euro e il primo posto tra gli investitori stranieri”, ha aggiunto l’Ambasciatore, ricordando i quasi 250 membri della Camera di Commercio Italo-Serba. “Ed anche in Europa – ha concluso – l’Italia fa’ dell’occupazione una priorita’ assoluta. Dell’Unione Europea l’Italia sara’ presidente da luglio. E verso l’Unione Europea la Serbia e’ in cammino grazie anche al forte sostegno dell’Italia. Credo che queste siano le premesse migliori per il successo di questa iniziativa”.

(Fonte ANSAmed)

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