Secondo Twitter anche “RTS” a servizio del governo

Dei nuovi tag per media, editori e giornalisti sono apparsi ieri sul social Twitter e anche i media che collaborano con il governo della Serbia sono stati contrassegnati; come afferma l’azienda, sono attualmente coperti 22 Paesi ma la pratica si estenderà. Il presidente dell’Associazione indipendente dei giornalisti della Serbia (NUNS) dice che la cosa più grave è che anche il servizio pubblico “RTS” sia tra questi.

Sul social Twitter sono comparsi ieri dei tag sugli account dei media per i quali un certo algoritmo ha mostrato che collaborano con il governo per cui sono stati contrassegnati da un’icona aggiuntiva. “I media legati allo Stato sono definiti come media in cui lo Stato esercita il controllo sui contenuti editoriali attraverso mezzi finanziari, pressioni politiche dirette o indirette e/o controllo sulla produzione e distribuzione”, è stato annunciato da Twitter.

“RTS”, che è un servizio pubblico in Serbia è tra questi, a differenza di altri media che sono finanziati dai cittadini tramite abbonamento e hanno indipendenza editoriale, come la “BBC” in Gran Bretagna.

Il presidente dell’Associazione “NUNS”, Zeljko Bodrozic, dichiara che la cosa più grave è la presenza del servizio pubblico nella lista: “Penso che i media privati ​​che sono stati segnalati su Twitter abbiano sottolineato in tutti questi anni che credono nel regime di Vučić, cioè che lavorano per il partito al governo. Per la dirigenza di “RTS” invece la notizia è devastante, perché conferma quello che da anni diciamo cioè che il servizio pubblico, che si finanzia con i soldi di tutti i cittadini serbi, serve alla propaganda del partito di governo”.

In Serbia, sono marcate tutte le televisioni a frequenza nazionale che hanno account Twitter ufficiali, la maggior parte dei tabloid, ma anche il quotidiano “Politika”, mentre “Sputnik” è contrassegnato perché collabora con il governo della Russia.

I tag esistono attualmente in 22 Paesi. Oltre alla Russia compaiono sugli account Twitter rilevanti in Cina, Francia, Spagna, così come in Giappone, America, Honduras…Questa non è la prima volta che Twitter evidenzia coloro che collaborano con l’attuale governo, ricorda l’editore del portale “Fake news tragac”, Stefan Janjić.

“Ricordiamo la ricerca dell’Università di Stanford dopo cui la Serbia è diventata uno dei pochi Paesi in cui Twitter ha rimosso sistematicamente 8500 account bot che erano al servizio del Partito progressivo serbo e avevano pubblicato circa 43 milioni di tweet”.

Tviter označio provladine medije u Srbiji, za NUNS poražavajuće što je tu i RTS

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