Gli ultimi dati di “Eurostat” (L’Ufficio statistico dell’Unione europea), pubblicati il 12 gennaio, mostrano che i lavoratori serbi hanno lavorato di più nei primi tre trimestri dello scorso anno rispetto ai loro omologhi di altri Paesi europei. L’orario di lavoro medio in Serbia è stato di 43,5 ore settimanali senza tener conto di possibili assunzioni di lavoratori fuori orario, o “privatamente”.
I lavoratori in Serbia sono al 1° posto tra i 35 Paesi europei per i quali sono stati raccolti i dati. Di meno si è lavorato nei Paesi Bassi (31,2 ore) seguiti da Norvegia e Danimarca, mentre nella regione l’orario di lavoro in Croazia e Slovenia è di poco inferiore alle 40 ore settimanali, e in Romania e Bulgaria di poco superiore alle 40 ore.
Per il 2021 non sono stati raccolti dati da Turchia e Montenegro, che nel 2020 insieme alla Serbia erano il Paese con il maggior numero di ore lavorative.
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