Il portale di Bruxelles “Politico”, che ha recentemente intervistato il Presidente della Serbia Aleksandar Vučić, ha nuovamente fatto riferimento alla conversazione valutando che per molti critici, dentro e fuori la Serbia, Vučić è “troppo dominante”.
In un articolo intitolato “Il Presidente serbo impara la lezione della Germania”, il portale afferma che Vucic ha dichiarato in una recente intervista che sta imparando dalla Germania moderna, la quale ha affrontato la perdita di un territorio che una volta considerava proprio, focalizzandosi però sulla crescita economica e sulla promozione della sua cultura e dei suoi valori.
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“Vorrei che fossimo abbastanza intelligenti e sapessimo che la cosa più importante non è sempre la questione territoriale. Questo è importante, senza dubbio. Ma non può essere più importante di valori come la virtù, la lingua e la cultura”, ha detto Vucic.
“Politico” aggiunge che Vučić si è definito due volte un “ometto dei Balcani”, anche se questa descrizione non è in linea con la sua figura, non solo perché il Presidente della Serbia è alto circa due metri ma soprattutto perché è la figura dominante dell’ultimo decennio, e per i critici una persona “troppo dominante”.
“Accademici, attivisti per i diritti umani, diplomatici occidentali e politici dell’opposizione affermano che è responsabile in Serbia di una grave battuta d’arresto nel campo della democrazia, della libertà e dello stato di diritto”, ha detto “Politico”.
Il portale menziona la valutazione di “Freedom House”, che considera la Serbia solo “parzialmente libera”, nonché la dichiarazione dell’OSCE in occasione delle recenti elezioni in Serbia secondo cui “la scelta degli elettori era limitata dall’eccessivo vantaggio del partito al governo e dalla promozione delle politiche del governo nella maggior parte dei principali media”.
Secondo il portale, Vučić ha respinto tali valutazioni, definendole “relazioni burocratiche”, e ha descritto le votazioni come “le elezioni più giuste che abbiamo mai avuto”.
Sul Kosovo, la Serbia la considera ancora “la sua provincia ribelle” e con il sostegno dell’alleata Russia ha impedito al Kosovo di unirsi alle Nazioni Unite e ad altre organizzazioni internazionali, ha affermato il portale.
Per la Serbia la questione del Kosovo è indissolubilmente legata alla sua candidatura all’adesione all’UE e l’Unione ha chiarito che né la Serbia né il Kosovo possono aderirci fino a quando non raggiungeranno una soluzione di pace duratura.
Il testo ricorda inoltre che la Serbia ha iniziato i negoziati di adesione all’UE dal 2014, e che Vučić ha affermato che il suo obiettivo è quello di completare i negoziati nel 2024 affinché la Serbia diventi membro nel 2026.
Ma all’UE serve ancora tempo per essere convinta; la scorsa settimana sei membri hanno bloccato l’apertura di un nuovo capitolo nei negoziati di adesione, principalmente perché delusi dallo stato delle riforme, sostengono le varie diplomazie.
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