Se la Fiat lascia la Serbia, il governo pensa a un piano “B”

Il management della società “Stellantis”, all’interno del quale da inizio anno operano tutti gli stabilimenti “Fiat Chrysler” nel mondo, ha informato il governo serbo che la decisione se e quando la fabbrica di automobili Fiat a Kragujevac inizierà la produzione di un nuovo modello di auto, sarà resa nota nei prossimi mesi.

Se la società decidesse di lasciare Kragujevac, il governo della Serbia avrebbe un piano “B”. In tal caso, il governo acquisterebbe la sua quota dalla società per azioni Fiat e poi rivenderebbe l’intera fabbrica a un’altra casa automobilistica. Finora, quasi 1,5 miliardi di euro sono stati investiti nello stabilimento Fiat di Kragujevac.

La Volkswagen è citata come possibile acquirente, dato che negli ultimi anni aveva annunciato la costruzione di un nuovo stabilimento nei Balcani. A metà del 2019 i tedeschi, tra Serbia, Romania, Bulgaria, Macedonia del Nord e Turchia, avevano optato per quest’ultimo Paese, ma meno di un anno e mezzo fa, per motivi politici, avevano deciso di far “congelare” la decisione di costruire la fabbrica in Turchia, dopodiché Serbia, Romania e Bulgaria sono rientrate in gara, offrendo ai tedeschi una quota di un miliardo di euro.

La fabbrica di automobili Kragujevac potrebbe essere offerta anche a un produttore cinese, che per anni giravano alla “Zastava” fino all’arrivo della Fiat. Ci sono, inoltre, aziende giapponesi e motori sudcoreani come “Hyundai e Indian Tata”, interessati a una partnership strategica.

L’Unione Europea molto probabilmente farebbe pressioni sulla Serbia per impedire la vendita della fabbrica di automobili di Kragujevac ai cinesi, ma le pressioni, secondo gli addetti ai lavori, potrebbero essere inutili dato che la stessa “Stellantis” sarebbe responsabile di una tale situazione che ha lasciato diverse migliaia di famiglie senza lavoro e mezzi di sussistenza.

https://www.danas.rs/ekonomija/ako-fijat-ode-iz-srbije-vlada-planira-da-fabriku-preproda/

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