Dichiarazioni al vetriolo tra l’ex presidente della repubblica e oramai anche ex leader della compagine democratica DS Boris Tadic e il candidato designato a rappresentare il Partito Democratico alle prossime elezioni, il presidente Dragas Djilas.
Il duro confronto tra i due leader si è consumato in merito alla scelta del Partito Democratico di sostenere Djilas, il quale ha affermato: “La democrazia prevede il rispetto di una decisione presa dalla maggioranza. Più di due terzi dei votanti nel partito hanno indicato me come candidato (274 voti contro 126 – ndr)”.
Boris Tadic, che per protesta ha deciso di non entrare nel team elettorale, di fatto vagheggiando una scissione interna al partito, forte anche della sua base elettorale, si è detto estremamente insoddisfatto per il risultato del voto che non andrebbe in direzione di quei cambiamenti da lui più volte sostenuti.
La risposta di Djilas però non si è fatta attendere: “Non vedo una singola ragione per cui Boris Tadic dovrebbe lasciare i DS. Non si tratta di un confronto tra due leader con due gruppi di sostenitori diversi, qui di tratta unicamente dei sostenitori del partito democratico”.