Protesta violenta dei kosovari albanesi che si sono ritrovati sul lato meridionale del ponte sul fiume Ibar. Gli scontri hanno provocato almeno 21 feriti, di cui 13 tra le forze dell’ordine locali e internazionali di stanza a Kosovska Mitrovica, le quali hanno subito anche la perdita di quattro mezzi dati alle fiamme. Cinque persone sono state sottoposte a fermo di polizia. Per riportare la calma sono stati usati lacrimogeni e bombe assordanti.
Gli scontri sono scaturiti a seguito di una manifestazione indetta per protestare contro l’inaugurazione, qualche giorno fa, del “Parco della Pace” nella zona nord della città. La manifestazione, lanciata attraverso i media sociali con lo slogan “O voi o noi” e promossa anche dal sindaco di Kosovska Mitrovica sud Agim Bahtiri, che aveva richiesto l’immediata rimozione del Parco, era stata annunciata come pacifica ma si è rapidamente trasformata in protesta violenta. Parte dei circa 400 manifestanti hanno lanciato pietre contro la polizia kosovara, i marines americani, come anche i militari polacchi e italiani della missione KFOR e i contingenti della missione EULEX.
Poco dopo le 15 un centinaio di manifestanti ha provato a sfondare il cordone di militari, ingaggiando violenti scontri con essi, i quali, a loro volta, hanno risposto con lacrimogeni e bombe assordanti. Una camionetta dell’EULEX è stata data alle fiamme dai dimostranti, mentre tra essi si contavano vari feriti. Gli scontri sono durati circa due ore e mezza. Molti i mezzi privati incendiati.
Sul lato nord del ponte sul fiume Ibar si sono assembrati molte centinaia di serbi kosovari, compreso il sindaco di Kosovska Mitrovica nord Goran Rakic, che hanno assistito agli scontri che accadevano sul lato opposto del ponte. Rakic ha invitato i rappresentanti di Pristina, innanzitutto il primo ministro Hashim Thaci e il sindaco della parte sud della città Agim Bahtiri, come anche i rappresentanti della comunit internazionale, a sostenere il “Parco della Pace”, notando che proprio “la pericolosa retorica di Thaci e Bahtiri ha dato la spinta per le proteste e gli incidenti”.
Rakic ha invitato il sindaco di Kosovska Mitrovica sud a “indirizzare meglio la propria retorica perché non credo che Bahtiri non voglia che nel Parco della Pace giochino assieme i nostri figli. D’altra parte – ha aggiunto Rakic – cosa possiamo aspettarci se a Pristina nei giorni scorsi si sono uditi solo appelli per campagne distruttive”. Rakic ha chiesto che la comunità internazionale si impegni ad arrestare i promotori delle proteste ma ha anche aggiunto che si aspetta che i rappresentanti del lato sud della città manifestino un gesto di riconciliazione.
Il direttore dell’Ufficio governativo per il Kosovo, Marko Djuric, ha dichiarato che si tratta di manifestazioni contro il processo di normalizzazione delle relazioni tra serbi e albanesi, ha lanciato un appello ad abbassare la tensione e ha sottolineato la inevitabilità del dialogo: “Meglio mille giorni passati a negoziare che un giorno passato a fare la guerra”, ha concluso Djuric, ricordando che la Serbia tende le sue mani per costruire fiducia e sviluppare un futuro stabile e sereno nella regione.
(Politika, 22.06.2014)
Di seguito un video sugli scontri da Euronews
Adnan, ma sarai “maturo” mi sa per un sanatorio!
Filip, cosa vuoi che si vergogni una persona simile! Fa odiare il suo stesso popolo!
Vedi che uno gravemente frustrato…
Vidiš da dalje od “sdranja” nezna reći dve riječi!