Questo pomeriggio polizia ed esercito ungherese hanno usato in maniera continuativa e intensa cannoni ad acqua e lacrimogeni contro i migranti che cercavano di forzare la barriera di filo spinato al valico di frontiera di Horgos 2, dove il traffico veicolare è stato sospeso unilateralmente dall’Ungheria per 30 giorni.
I migranti hanno risposto con pietre e bottiglie ma sono stati respinti dalle forze ungheresi in assetto antisommossa che contavano sull’ausilio di carri cingolati. Attorno alle 17.30 sul lato serbo è arrivato un contingente di poliziotti serbi, accolto con canti di gioia dai migranti, il quale ha allentato la tensione, invitando i migranti a calmarsi e ad allontanarsi dal confine per evitare ulteriori rischi per la loro incolumità. Da Kanjiza sono partite tre autombulanze per prestare soccorso ai feriti e agli intossicati dai gas.
Il ministro del lavoro Aleksandar Vulin e coordinatore dell’emergenza migranti è sul posto e ha manifestato indignazione per il comportamento ungherese. Una dichiarazione ufficiale del governo serbo condanna l’uso di lacrimogeni nel territorio serbo e afferma che l’Ungheria non ha alcun diritto di usare violenza contro i migranti. Alle 19 sono arrivati in zona altri contingenti di polizia serba per prevenire “ulteriori attacchi contro la polizia ungherese”, dichiara il ministero degli interni.
Attorno alle 15 un gruppo di migranti ha effettivamente sfondato un pezzo di barriera a Horgos ma hanno chiesto in maniera non violenta di attraversare il territorio ungherese per raggiungere la Germania. La reazione delle forze dell’ordine ungheresi ha provocato feriti e scene di panico: si parla di 300 feriti tra i migranti, anche dei bambini, e 20 tra le forze dell’ordine magiare. Nel corso della giornata la polizia ungherese ha arrestato tutti i 367 migranti che erano riusciti ad oltrepassare il confine, processando per direttissima secondo le nuove normative 316 di essi.
Una parte dei migranti sta rientrando nel centro di accoglienza di Kanjiza, mentre da ieri sera molti migranti si sono incamminati verso la frontiera con la Croazia, verso la città di Sid. Il Sindaco di Zagabria ha dichiarato nel pomeriggio che la sua città è pronta ad accogliere i migranti.
L’Ungheria ha sospeso con effetto immediato il traffico veicolare al valico di frontiera di Horgoš-Reske per 30 giorni. Lo ha comunicato oggi una nota dell’ambasciata di Ungheria a Belgrado indirizzata al Ministero degli affari esteri della Repubblica di Serbia, affermando che il grande afflusso di migranti mette a repentaglio la pubblica sicurezza del paese magiaro.