Scienziati serbi realizzano componenti della sonda spaziale per Giove

Il centro di ricerca scientifica BioSense, presso l’Università di Novi Sad, sta elaborando un componente per la navicella spaziale che sarà lanciata verso Giove.

“Questa opportunità riempie di orgoglio i nostri ricercatori e offre loro opportunità incredibili”, ha detto all’agenzia Tanjug la professoressa Vesna Crnojević Bengin, uno dei fondatori del centro scientifico. Ha menzionato che , proprio durante una recente promozione del progetto della sonda “Antares”, un peculiare e importante progetto scientifico per il nostro paese, l’Agenzia spaziale europea ( ESA ) aveva invitato il centro scientifico BioSense a partecipare ai preparativi per la prima missione dell’ESA su Giove nel 2022.

crnojevic“I ricercatori di questo centro sono stati invitati a costruire un “componente per la gestione termica” per la sonda che verrà lanciata verso il più grande pianeta del sistema solare”, ha sottolineato la professoressa Crnojevic Bengin .Dopo aver spiegato che questa componente è veramente necessaria perché le sonde vengono surriscaldate sia dal proprio funzionamento sia dal Sole, la professoressa ha aggiunto che in questo processo i nostri ricercatori avrebbero utilizzato la tecnologia dei sistemi micro-elettromeccanici (MET). “Questa è un’opportunità incredibile per noi. Il solo pensiero che qualcosa che stiamo creando sarà nello spazio, infinitamente lontano e per sempre ci sarà, ci riempie di grande orgoglio e offre incredibili opportunità ai nostri ricercatori “, dice la professoressa Crnojevic Bengin , che è responsabile del progetto “Antares”.

Il centro BioSense, che conta 68 ricercatori di alto livello ed esiste ed opera con successo da otto anni, ha recentemente ricevuto l’incarico all’interno del progetto “Antares” grazie alla proposta della Commissione Europea all’interno di una concorrenza estremamente dura di istituzioni scientifiche degli Stati membri dell’UE. Si tratta di un progettograzie al quale la Commissione europea potrà scegliere e creare dieci centri europei di eccellenza “il che significa che il nostro paese e la nostra scienza hanno una grande possibilità di far parte della mappa della ricerca scientifica europea di punta”, ha sottolineato la professoressa, la quale ha ricordato che nella prima fase il progetto sarà finanziato dalla Commissione con circa mezzo milione di euro e, dopo la valutazione del business plan presentato da parte del centro Biosens, si potrà contare su una somma di 30 milioni di euro per l’acquisto di nuove attrezzature e per la creazione di nuovi posti di lavoro nel campo della scienza.

Il centro scientifico, che finora ha realizzato più di 20 progetti internazionali , non solo riesce a mantenere 60 scienzati giovani ma anche attrae con successo dall’estero i nostri ricercatori e assume anche stranieri. Gli ambiti di ricerca primaria del centro scientifico Biosens si basano sullo sviluppo delle moderne tecnologie dell’informazione, della comunicazione, dei sensori e sull’utilizzo di queste tecnologie nell’agricoltura, che rappresenta il più importante settore industriale del nostro paese.

Molte ricerche scientifiche del centro Biosens sono già applicate in pratica nelle nostre aziende agricole, particolarmente le ricerche relative allo sviluppo di sistemi d’irrigazione, al monitoraggio ambientale e alle colture. La professoressa Vesna Crnojević Bengin ha ringraziato il Ministero della Scienza nonché il Segreteriato provinciale della Vojvodina per la Scienza per il grande sostegno a questo centro scientifico . Questo sostegno è necessario “soprattutto in questo momento in cui vogliamo costruire una grande istituzione scientifica, capace di competere con le  più forti a livello europeo” , sottolinea la Crnojevic Bengin che ricorda che il partner del centro BioSense per il progetto ” Antares ” è il ministero competente.

(Tanjug, 08.02.2015)

 

Share this post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

scroll to top