Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha disposto l’imposizione di sanzioni contro il leader nazionalista della Repubblica serba di Bosnia, Milorad Dodik, imputandogli l’accusa di stare ostruendo attivamente gli sforzi per attuare gli Accordi di Dayton che nel 1995 posero fine alla guerra in Bosnia-Erzegovina.
Le sanzioni imposte il 17 gennaio dall’Ufficio del Controllo dei Beni Stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro consentono alle autorità statunitensi di bloccare l’accesso da parte di Milorad Dodik a qualsiasi sua proprietà o bene sotto la giurisdizione degli Stati Uniti.
Dodik, Presidente dell’entità autonoma serba di Bosnia, è stato criticato dalle potenze occidentali per la sua insistenza sulle celebrazioni del 9 gennaio nella Repubblica Serba.
Le celebrazioni sono state organizzate a Banja Luka in violazione di un ordine del tribunale della capitale della Bosnia-Erzegovina, Sarajevo, e a dispetto degli avvertimenti dell’Occidente in merito a quanto questa scelta costituisse una minaccia per l’unità del paese e l’ordine costituzionale.
John Smith, Direttore ad interim dell’OFAC, ha dichiarato che “ostruendo gli accordi di Dayton, Milorad Dodik costituisce una grave minaccia per la sovranità e l’integrità territoriale della Bosnia-Erzegovina”.
(Rferl, 17.01.2017)
http://www.rferl.org/a/dodik-republika-srpska-united-states-sanctions/28239895.html
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