Sanità: il bilancio della situazione in Serbia

La sanità in Serbia è inefficace e fondamentalmente infruttuosa, mentre i servizi sanitari non sono disponibili per tutti allo stesso modo: lo afferma il Professor Mikhail Arandarenko, della Facoltà di Economia di Belgrado, commentando i risultati di una ricerca condotta recentemente e di prossima imminente pubblicazione. 

Secondo i risultati ottenuti, la spesa totale per la sanità in Serbia si attesta al 10,38% del PIL nazionale, percentuale significativamente più alta rispetto a Montenegro e leggermente superiore alla media UE. Tuttavia, questi dati non includono solo le spese sanitarie nelle strutture sanitarie statali, ma anche quelle private che si attestano intorno al 40% rispetto alla media UE, vicina al 20%.
In termini di risorse, il paese non è molto indietro rispetto all’Europa. Su ogni 100.000 persone si registrano 308 medici generici, più di Montenegro e Macedonia, e meno di 360, media UE (questo numero è significativamente più alto in Austria e nei Paesi Bassi, vale a dire sopra 400). 
La Serbia è anche vicina alla media europea in termini di attrezzature disponibili, scanner, mammografie e risonanza magnetica.
Tuttavia, la Serbia ha anche un numero considerevole di personale di assistenza come infermieri e tecnici, che ammonta a 628 per 100.000 persone. Nell’UE, la media è quasi due volte più alta (1.199), mentre nei Paesi Bassi, il cui sistema sanitario viene considerato di alta qualità, questo numero è pari a 1.441, indicando che l’assistenza ospedaliera in Serbia è di gran lunga inferiore per qualità a quella di altri paesi.
La ricerca, infine, mette a confronto i dati chiave che misurano il successo di un sistema sanitario, l’aspettativa di vita. Nel 2016, l’aspettativa di vita in Serbia è stata di 75,5 anni, 78 per le donne e 73 per gli uomini, che rappresenta l’aspettativa di vita più breve rispetto a tutti i paesi che sono comparativamente inclusi nella ricerca. La media UE è di 5,5 anni più alta, mentre la popolazione del Montenegro e della Macedonia hanno entrambi un’aspettativa di vita più lunga.
Il Professor Arandarenko afferma che gli scarsi risultati del nostro Paese sono dovuti alla transizione nell’Europa orientale, dove l’aspettativa di vita media è stata ridotta a causa dell’alta mortalità e negli uomini a causa dell’alcolismo. Sottolinea inoltre che una quota elevata della spesa sanitaria privata è uno dei motivi per cui i servizi sanitari in Serbia non sono ugualmente accessibili a tutte le categorie di popolazione.
La situazione sembra essere peggiorata dall’introduzione delle carte di e-health, a seguito della quale quasi mezzo milione di persone sono state escluse dal sistema sanitario.
(Danas, 20.02.2018)

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