Riprende da mercoledì lo sciopero alla “Fiat Plastik”

I lavoratori di “Fiat Plastik”, che tornano oggi al lavoro dopo le ferie collettive, continueranno lo sciopero da mercoledì 1 settembre. Lo sciopero continua poiché le loro richieste non sono state soddisfatte dopo più di sei mesi dalla sospensione dal lavoro, ha annunciato il Sindacato Indipendente.

Lo sciopero proseguirà quindi mercoledì, quando, dopo le ferie collettive, continuerà la produzione nella consociata “Fiat Chrysler Automobiles Serbia” (FCA). I lavoratori della “Fiat Plastik” hanno iniziato lo sciopero a causa della riduzione degli stipendi, con la richiesta che il loro regresso venga riportato al livello di prima del gennaio 2021 e che le ferie retribuite siano pagate al 65% anziché al 60.

Il Sindacato Indipendente afferma che non solo le richieste dei lavoratori non sono state soddisfatte, ma sono addirittura aumentate a causa di molteplici violazioni della legge da parte del datore di lavoro, verso le quali le istituzioni statali “perlopiù hanno taciuto”. Aggiunge che, nel rispetto delle leggi e delle procedure, il Sindacato ha cercato con tutti i mezzi legittimi di battersi per i diritti dei lavoratori, ma ha incontrato “incomprensioni, arroganza e mancato del rispetto della legge”.

Mancava, secondo il sindacato, il sostegno della collettività e dello Stato, che “si sono rivelati impotenti di fronte all’arbitrarietà di un grande investitore straniero”, a partire dall’ispezione competente, attraverso l’amministrazione cittadina, fino ai massimi organi statali, come i ministeri e il governo serbo.

“Poiché abbiamo esaurito tutte le possibilità prescritte dalla legge e utilizzato tutti i canali di comunicazione legittimi, senza risultati, ci domandiamo cosa ci resta. Se dobbiamo bloccare ferrovie e strade o altre cose peggiori, visto che abbiamo visto che questa sembra essere l’unica forma efficace di lotta sindacale in Serbia”, si afferma in una nota.

Gli stessi hanno invitato i rappresentanti del governo a chiamarli, i quali nonostante tutte le promesse ultimamente li hanno ignorati, soprattutto la Ministra del Lavoro Darija Kisić-Tepavčević e la Premier Ana Brnabić.

“Ricordiamo che la “Fiat” ha ridotto gli stipendi dei lavoratori nel bel mezzo della pandemia senza una giustificazione accettabile, sebbene altre componenti non lo abbiano fatto pur avendo lo stesso livello di occupazione”, ha concluso il Sindacato.

https://www.021.rs/story/Info/Biznis-i-ekonomija/283381/Radnici-Fijat-plastika-Drzava-nemocna-pred-samovoljom-krupnog-stranog-investitora.html

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