L’industria tessile nel sud della Serbia sta compiendo progressi, e ha registrato recentemente una notevole crescita nella produzione. Dopo un lungo periodo caratterizzato da criticità, gli ultimi dati statistici mostrano una crescita del 150%.
Tuttavia, il dato rischia di essere fuorviante, e di dare adito a vane illusioni, considerando che, di fronte alle enormi difficoltà che l’industria tessile ha dovuto fronteggiare negli ultimi anni, anche i più piccoli passi in avanti rischiano di essere sovrastimati.
Il dato recentemente diffuso in realtà corrisponderebbe, nei paesi più sviluppati, ad una crescita pari al 2%, mentre è necessario sottolineare che la situazione del settore tessile a Niš è complicata ulteriormente dal basso livello degli stipendi degli impiegati, da precarie condizioni di lavoro e dall’esiguo numero di lavoratori qualificati.
Il numero attuale di sarte è pari solo ad un terzo di quello di due decenni fa.
Il maggior numero di dipendenti è assunto presso l’azienda tedesca Grammer e presso la società italiana Benetton. Oltre a produrre filati, in passato, la provincia di Niš ospitava tutti i tipi di aziende tessili. Attualmente invece vengono prodotti solo abiti pronti da indossare, maglieria, biancheria intima e alcuni accessori.
“Questi dati sono incoraggianti per tutti, ma dobbiamo essere consapevoli che questo non rappresenta nemmeno un terzo della produzione tessile che abbiamo conosciuto nel passato”, afferma Velizar Tasić dal dipartimento della Camera di Commercio che monitora l’industria tessile nelle municipalità di Niš, Toplicki e Pirot, aggiungendo che “la buona notizia è che la crescita è stabile e regolare e vi sono buoni segnali di continuità. Ci sono una dozzina di aziende che impiegano da un centinaio a 1.500 lavoratori”.
Ciò che è insolito è che l’industria automobilistica, o meglio la fabbrica di copri sedili per auto Grammer in Aleksinac, sta incrementando i risultati del settore tessile. Questa azienda ha 1.600 lavoratori e la sua produzione giornaliera è di 75.000 pezzi, spiega Aleksanar Popović dalla Grammer. “Dall’inizio di quest’anno, la crescita della nostra produzione ha oscillato mensilmente dal 5% al 6% e siamo soddisfatti. Stiamo lavorando per le più rinomate case automobilistiche “, afferma Popović, rifiutandosi però di fornire informazioni riguardanti l’ammontare dei salari in azienda.
Gli impiegati del settore tessile guadagnano tra i 25.000 e 30.000 dinari, somma piuttosto esigua se si considera il costo della vita nel sud della Serbia. Inoltre, le condizioni di lavoro in questo settore, che impiega soprattutto donne, sono a volte molto difficile da sopportare. “Per esempio, i datori di lavoro spendono molto in apparecchiature di videosorveglianza, ma non abbastanza per migliorare i sistemi di ventilazione e di condizionamento dell’aria. I lavoratori utilizzano vapore ad alta temperatura e si trovano in una situazione alquanto difficile da sopportare”, ha dichiarato un operaio tessile.
La Camera di Commercio sostiene anche che si riscontra assenza di forza lavoro, aggiungendo che i datori di lavoro “trovano il loro modo per aggirare questo problema”, facilitati dall’alto tasso di disoccupazione. La Camera sottolinea anche che i lavoratori veterani andranno presto in pensione e che i giovani intraprendono questa strada solo di fronte ad una grande necessità. Tuttavia, e nonostante le carenze citate, questi tipi di fabbriche costituiscono una realtà importante per piccoli centri come Dimitrovgrad, Babušnica, Svrljig o Prokuplje perché, almeno, gli stipendi vengono pagati regolarmente.
La Benetton (ex Nitex) impiega 1.400 lavoratori e undici aziende collaborano con il marchio italiano. Le imprese serbe Montobene, Manufaktura Europa, Edi e Redi Group, che confezionano capi di abbigliamento per bambini, hanno fanno registrare anche buoni risultati. A Svrljig, sono presenti aziende come Casper e David, e Kameleon, che ha recentemente trasferito la sua produzione da Knjaževac a causa del “pessimo clima aziendale”. Babušnica tradizionalmente produce biancheria intima per la slovena Lisca, l’azienda Filcara opera a Prokuplje, mentre la società greca Intertext a Dimitrovgrad.
(Večernje Novosti, 2016/09/05)
http://www.novosti.rs/vesti/naslovna/ekonomija/aktuelno.239.html:623628-Bude-se-singerice-u-Nisu
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