Il governo serbo ha ridotto i requisiti minimi per concorrere alla ripartizione dei sussidi agli investimenti. Precedentemente l’investimento minimo per poter richiedere i sussidi doveva essere non inferiore a 150.000 euro. Con le recenti modifiche la soglia minima di investimento per richiedere il sostegno dello Stato passa a 100.000 euro con l’obbligo a creare almeno 10 posti di lavoro.
La Repubblica di Serbia verserà tra i 3.000 e i 7.000 euro agli investitori per ogni nuovo impiegato, a seconda del settore di attività. Gli imprenditori che punteranno ad espandere le loro attività nelle zone meno sviluppate del paese riceveranno maggiori incentivi. Per esempio, un imprenditore che scegliesse di investire nel comune meridionale di Vlasotince potrà ottenere fino a 7.000 euro, mentre un suo collega che sciesse di investire a Belgrado potrà ottenere fino a 3.000 euro.
Inoltre gli imprenditori potranno ottenere un sostegno all’investimento complessivo in beni capitali pari a una somma compresa tra il 10 e il 30% del capitale investito in essi, Comunque dovranno prima di tutto garantire il 25% del totale degli investimenti attraverso il loro diretto impegno economico. Il decreto del governo specifica chiaramente che i pagamenti avverranno a rate, e ognuna di esse verrà determinata come una percentuale del totale dei fondi messi a disposizione per sussidiare l’investimento.
“E’ stato necessario cambiare il decreto affinché si possa sostenere la continuità della crescita economica attraverso gli investimenti diretti. Stiamo inoltre esercitando controlli più stringenti sugli imprenditori per verificare che essi rispettino gli obblighi contrattuali verso lo Stato serbo. Il focus è comunque rivolto sugli investimenti nelle aree del paese sottosviluppate o devastate da vari eventi climatici e sugli investimenti di almeno 2 milioni di euro e capaci di creare non meno di 100 posti di lavoro”, ha dichiarato il ministro dell’economia Goran Knezevic.
(Ekapija, 05.01.2017)
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