A mezzogiorno il Governo ha revocato lo stato d’emergenza su tutto il territorio nazionale, eccetto che per due città e 17 comuni.
Facendo il punto della situazione, Vucic ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni nelle zone colpite dalle alluvioni, dicendo che “possiamo essere orgogliosi dei cittadini serbi, dell’esercito, della polizia, delle migliaia di volontari e anche dei Ministri”. Il Premier ha precisato che ciò che è successo non può essere utilizzato come giustificazione per rimandare le leggi più urgenti che erano state promesse, le quali saranno portate in Parlamento al più presto.
Le due città per le quali vale ancora lo stato d’emergenza sono Sabac e Sremska Mitrovica, le quali attendono la piena della Sava per i prossimi giorni; i comuni ancora in allarme sono per la maggior parte quelli della zona occidentale del Paese (come Mali Zvornik, Ub, Bajina Basta, Krupanj, Osecina e altri) e quelli della Pomoravlja (Svilajnac e Paracin).
Lavori a Obrenovac e nelle altre zone colpite
Vucic ha detto che l’acqua che ancora ricopre parte della municipalità di Obrenovac dovrebbe ritirarsi del tutto solo fra cinque giorni. Nella città proseguono i lavori di disinfestazione; la buona notizia è che la corrente elettrica è du nuovo disponibile. Anche alla miniera Kolubara è iniziata la disinfestazione di tutti i terreni raggiunti dall’acqua, mentre a Smederevska Palanka sono state riaperte le condutture dell’acqua, che però non è ancora potabile. Belgrado attende la piena della Sava: le autorità ripetono da giorni che la capitale non corre pericoli concreti.
Dacic: “E’ giunto il momento per ripristinare le precedenti condizioni del Paese”
Ad oggi sono stati recuperati 33 cadaveri, dei quali 13 morti per annegamento, mentre gli sfollati sono oltre 38.000. Il direttore di Srbijavode, Goran Puzovic, ha detto che l’onda di massima del Danubio e della Sava è attesa tra domani e domenica, mentre da lunedì la situazione dovrebbe piano piano normalizzarsi. Il Ministro degli Esteri, Ivica Dacic, ha oggi dichiarato a RTS che, terminata la prima fase di emergenza in cui si è pensato a salvare e assistere le persone colpite, ora inizia il periodo dei lavori di ripristino dai danni delle inondazioni; per questo motivo, il Governo ha deliberato la formazione di un ufficio che si occuperà di tali operazioni.