Per la maggior parte, il progetto di relazione sulla Serbia, che il relatore del Parlamento europeo David McAllister presenterà domani a Bruxelles, rende conto dei progressi compiuti dalla Serbia nel suo processo di adesione all’UE nel corso del 2016.
Nel rapporto, in cui viene inoltre sottolineata l’importanza di risolvere i conflitti bilaterali in un modo non dannoso per l’adesione della Serbia, McAllister illustra i progressi compiuti nell’ambito delle riforme economiche, della cooperazione regionale e dei negoziati di adesione all’UE. Alla Serbia viene chiesto di investire maggiori sforzi nella lotta alla corruzione, per la promozione della magistratura indipendente, per la protezione della libertà di stampa e dei diritti delle minoranze nazionali. Ci si aspetta inoltre che la Serbia prosegua il percorso di normalizzazione delle relazioni con il Kosovo.
McAllister sollecita anche l’apertura del capitolo 26 per la Serbia, recentemente bloccato dalle critiche che la Croazia ha mosso nei confronti del trattamento, giudicato inadeguato, che la Serbia riserva alla minoranza nazionale croata.
Il Primo Ministro della Vojvodina è stato menzionato come la figura chiave in questo ambito e la provincia stessa è stata elogiata per il suo impegno nel fornire una protezione adeguata alle minoranze nazionali e nel mantenere relazioni sane tra le diverse nazionalità. Inoltre, McAllister ha sottolineato che l’autonomia della Vojvodina non dovrebbe essere compromessa.
Nonostante i progressi compiuti nel garantire lo stato di diritto, i tribunali non vengono ancora giudicati indipendenti nella pratica, in quanto la qualità e l’indipendenza del loro operato continua ad essere problematica a causa di una distribuzione ineguale del lavoro, del ritardo nella risoluzione di casi arretrati, e nell’insufficienza dell’assistenza legale gratuita.
Nel suo rapporto, McAllister esprime preoccupazione per la mancanza di progressi nella lotta alla corruzione, sollecitando il paese all’attuazione della strategia nazionale in questo segmento. Il relatore evidenzia i progressi compiuti nella lotta alla criminalità organizzata, ma sottolinea anche che il controverso caso di Savamala dovrebbe essere risolto al più presto possibile.
Inoltre, il governo serbo dovrebbe garantire piena assistenza politica e amministrativa al lavoro del difensore civico serbo.
Il Relatore del Parlamento europeo cita la libertà dei media e della libertà di espressione come aree in cui non è stato compiuto alcun progresso. Si ribadisce la richiesta dell’UE di avviare un’indagine adeguata in merito agli attacchi contro i giornalisti e media, e di garantire la trasparenza della proprietà dei media.
(Blic, 08.01.2017)
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