Reazioni alla decisione ungherese di costruire un muro con la Serbia

Nel governo serbo si possono ascoltare commenti ufficiosi secondo i quali la decisione dell’Ungheria di costruire una barriera lungo il confine con la Serbia non è “giusta“, visto che i migranti non sono cittadini serbi. La Serbia per loro è solo “territorio di transito“. Su tutto questo si discuterà nel corso della seduta comune dei governi dei due paesi che si terrà il 1 luglio a Budapest.

Alla domanda del quotidiano „Blic“ su quale è il suo parere su questa barriera, il ministro degli interni, Nebojsa Stefanovic non ha risposto concretamente.

“Chiedo l’aiuto dall’Unione europea affinchè la Serbia protegga i suoi confini con i paesi da cui arrivano i migranti, principalmente con la Grecia e con la Bulgaria, che sono paesi comunitari. La Serbia ha accettato di soportare un onere pesante, anche se non è il membro dell’Unione europea”, ha detto Stefanovic.

Il presidente del parlamento di Vojvodina e dell’Alleanza degli Ungheresi di Vojvodina, Istvan Pastor, ha detto che questa barriera non sarà costruita sui punti di attraversamento della frontiera ed indica che “niente cambierà nel trasporto ordinario dei cittadini, solo sarà reso difficile l’attraversamento da parte dei migranti. Molte persone dell’Europa meridionale attraversano la Serbia, per arrivare in Ungheria. Bisogna rafforzare il controllo della polizia di frontiera. La Serbia è sotto una grande pressione“, ha detto Pastor.

Il primo ministro Aleksandar Vucic si è detto sorpreso e scioccato dall’annuncio ungherese di costruire la barriera tra Serbia e Ungheria per i problemi dei migranti, indicando che “la soluzione non potrebbe essere la costruzione di muri, in particolare perchè non è la colpa della Serbia”. Per la Radiotelevisione serba, Vucic ha detto che ne parlerà anche con il primo ministro ungherese, Victor Orban ed con gli altri funzionari europei, menzionando che questo è un problema dell’Unione europea, perchè la Serbia è solo un paese di transito.

“Alla Serbia non si può contestare, perchè non è la sua colpa per la crisi in Siria, per i scontri nello stato islamico, della situzione dei curdi, ecc. La Serbia è solo un paese di transito. I migranti sono entrati nel territorio europeo attraverso Bulgaria e Grecia, non attraverso la Serbia”, ha detto Vucic.

Inoltre, Vucic ha detto che non comprende l’annuncio di costruire un muro ed ha indicato che la Serbia non costruirà muri, non si chiuderà e “non vivrà come ad Auschwitz”.

“Queste persone che sono entrate in Serbia, non vogliono restarci. Cosa volete da noi? Di dargli da mangiare, prenderli in custodia? Loro non vogliono restare nel nostro paese. E ora qualcuno vuole alzare muri nei nostri confronti?!”, ha dichiarato Vucic.

L’ondata degli immiganti dai paesi colpiti da guerra è inarrestabile e non potrebbe essere ostacolata da una barriera, ritiene Rados Djurovic, il direttore del Centro per il supporto e protezione degli asilanti in Serbia. Questo ha provato a fare anche la Bulgaria lungo il confine con la Turchia costruendo una barriera di 180 km, però senza risultati visibili.  

“Questa reazione ungherese è contraria a tutti i valori europei e agli accordi di Schengen, i quali proclamano il transito libero di persone, merci e capitali”, ha dichiarato Djurovic.

Il presidente del Consiglio parlamentare per le integrazioni europee, Aleksandar Senic ha dichiarato che la decisione ungherese non è buon messaggio per  i cittadini europei, nonchè per i paesi vicini.

“La costruzione di una barrierà non fermerà i migranti di venire verso l’Unione europea”, ha concluso Senic aggiungendo che la solidarietà è uno dei postulati principali dell’Ue.

L’anno scorso l’Ungheria ha accolto 43.000 di migranti, molto di più rispetto agli altri paesi europei. Questo numero è aumentato molto rispetto al 2012 quando il numero di migranti era solo 2000. Inoltre, anche in Austria è aumentato il numero di migranti  e per questo hanno mandato 40 poliziotti al confine serbo- ungherese per rafforzare i controlli di fronitera.

(Blic, 18.06.2015.)

 

Share this post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

scroll to top