Secondo le valutazioni diffuse dall’agenzia Dun & Bradstreet l’11 luglio, la Serbia è ancora tra i paesi con un rischio d’impresa medio e un rating stabile. Dei paesi della regione, Croazia, Bulgaria, Ungheria, Macedonia e Albania appartengono allo stesso gruppo.
La Slovenia e la Romania posseggono un rating migliore in quanto valutati come paesi con un lieve rischio di impresa, mentre la Bosnia-Erzegovina, come paese ad alto rischio, ha un rating inferiore alla Serbia.
Il rating di un paese indica il rischio di fare affari in quel paese e fornisce informazioni sull’efficienza dei pagamenti esteri, nonché sull’efficienza dei costi dei potenziali investimenti.
La relazione di giugno di D&B afferma che l’infrastruttura web in Serbia si svilupperà ad un passo più elevato grazie alla firma di un accordo per la creazione di una nuova e più veloce rete tra il governo serbo e la società cinese Huawei.
L’analisi aggiunge che la notevole crescita annua delle esportazioni della Serbia, pari al 15,3% nei primi tre mesi del 2017, apre nuove opzioni di vendita nel paese, stimolata principalmente da una forte crescita del consumo privato, del reddito netto, dell’occupazione e da termini di prestito relativamente favorevoli.
Un altro risultato della crescita del settore produttivo in Serbia è la crescita su base annua, con le importazioni, al 13,5% nei primi tre mesi del 2017, che hanno stimolato la domanda di investimenti di capitale, sottolinea D&B.
D&B rappresenta la più grande e più antica agenzia di rating del mondo, attiva da oltre 175 anni, mentre il suo rappresentante in Serbia è la società Bisnode.
(eKapija, 12.07.2017)
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