Il Vice primo ministro e ministro del Commercio, del Turismo e delle Telecomunicazioni Rasim Ljajic e la ministra del Commercio dell’Unione euroasiatica Veronika Nikishina, hanno concordato oggi a Mosca il testo definitivo dell’Accordo di libero scambio tra la Serbia e l’Unione economica eurasiatica.
Con i colloqui odierni tra Ljajic e la Nikishina sono stati risolte tutte le questioni controverse nei negoziati in corso dal 2016.
Il Vice primo ministro Rasim Ljajic ha dichiarato per Tanjug che Mosca “ha approvato un testo moderno dell’accordo di libero scambio, che è in linea con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio e con i principi delle pratiche commerciali moderne”.
“Oltre alla Russia, Bielorussia e al Kazakistan, con cui abbiamo già avuto accordi bilaterali, un nuovo accordo unificato si applicherà anche all’Armenia e al Kirghizistan”, ha detto il ministro Ljajic.
“Non abbiamo ottenuto tutto ciò che volevamo, ma avremo più beni in regime duty-free rispetto a prima. In questo modo, i nostri produttori saranno in grado di esportare quantità illimitate di tutti i tipi di grappa di frutta e di tutti i tipi di formaggio di pecora e di capra. Inoltre, abbiamo anche ricevuto una quota di 2.000 tonnellate per l’esportazione di sigarette, nonché una quota di 87.500 litri di vinjak e 400 tonnellate di formaggio di mucca”, ha spiegato Ljajic.
Inoltre, afferma Ljajic, il nuovo accordo contiene anche altri elementi, che ridurranno notevolmente i costi operativi delle importazioni e delle esportazioni, che consentiranno ai nostri produttori di competere nel mercato dell’Unione eurasiatica di oltre 180 milioni di persone.
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