Dura reazione di Vucic all`ultimatum posto alla Serbia nelle sue relazioni con Mosca: la Serbia non accetta ultimatum e personalmente esprime disaccordo su tali imposizioni.
Alle domande dei giornalisti circa le pressioni esercitate sulla Serbia in relazione alla questione in Ucraina, Vucic ha risposto: “Il governo serbo conduce una politica di integrazione con la UE, ma ha ricevuto la fiducia dei cittadini anche per mantenere una politica di buone relazioni con la Russia, e questo è il tipo di politica che il governo intende perseguire”.
Il Premier ha aggiunto che la questione che riguarda il South Stream può essere vista in modi diversi, ma che per la Serbia è un progetto cruciale: “Il gasodotto, sia che il gas vi passi o no, assicura alla Serbia 350 milioni di euro. Vorrei che qualcuno mi spiegasse come potremmo in altro modo guadagnare la stesssa somma”. Ha aggiunto che la Serbia si trova sul suo cammino verso l`Europa, cammino che non intende abbandonare. La Serbia è consapevole di avere grandi impegni e farà del suo meglio per soddisfare le aspettative, anche se potranno succedere situazioni in cui la reazione serba non sarà in armonia con tali aspettative.
Una dichiarazione dell`ambasciatore americano Michael Kirby ha lasciato Vucic stupefatto. Kirby ha detto che la Serbia rispetta l`integrità territoriale di tutte le nazioni riconosciute a livello internazionale, ma che ufficialmente la Serbia non ha mai dichiarrato di includere l`Ucraina e la totalità del suo territorio.
Il gabinetto del Premier ha reagito specificando: “al pubblico e all`ambasciatore USA, che tra l`altro è grande amico della Serbia, ricordiamo che personalmente il premier Aleksandar Vucic ha decine di volte chiaramente e ripetutamente dichiarato di riconoscere l`integrità territoriale dell`Ucraina, e della Crimea come parte integrante del territorio ucraino”.
Nel comunicato rilasciato dall`Ambasciata USA si legge;”Effettivamente il premier Aleksandar Vucic e il ministro degli affari esteri Ivica Dacic nelle loro dichiarazioni hanno sostenuto l`integrità nazionale di tutte le nazioni membri delle Nazioni Unite, confermando in modo particolare il riconoscimento della Serbia all`integrità dell`Ucraina, inclusa la Crimea”. L`Ambasciata si è scusata per l`errore.
Il presidente Tomislav Nikolic ritiene che l`introduzione di sanzioni nei confronti della Russia avrebbe per la Serbia conseguenze economiche catastrofiche che la nazione non saprebbe come arginare. La Serbia deve adottare quelle posizioni che siano in accordo con i suoi interessi. Deve prestare ascolto alle posizioni di tutte le parti in gioco, ma non può permettere che i suggerimenti degli altri la portino su un percorso che la potrebbe danneggiare. La Serbia deve definire che cosa le porta beneficio prima di prendere decisioni.
(Novosti, 24.07.2014)