Il leader del movimento “Dosta je bilo” (DJB) e membro del parlamento serbo, Sasa Radulovic, ha dichiarato che il partito progressivo serbo al potere (SNS) sta raccogliendo firme per le imminenti elezioni per tutti i partiti che si presenteranno, ad eccezione del suo.
Radulović, ospite della trasmissione “Utisak nedelja”, ha dichiarato che il Movimento dei cittadini liberi (PSG) ha raccolto la maggior parte delle firme, oltre 5.000, nel comune di Nuova Belgrado, dove non parteciperà alle urne, e più di 1.000 firme a Čukarica e Novi Sad dove lo stesso non si presenterà.
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Anche il partito da lui diretto ha avuto diverse offerte “che altri raccolgano firme per loro”, e fornirà un rapporto completo sull’accaduto da presentare all’opinione pubblica nei prossimi giorni.
Il leader del partito “PSG”, Sergej Trifunović, ha negato invece le accuse secondo cui il partito al governo stia raccogliendo firme di sostegno dei suoi elettori per la propria campagna, definendole delle “bugie”.
Trifunovic aveva precedentemente pubblicato su Twitter una corrispondenza di una fonte anonima che affermava che un membro della Commissione elettorale del “DJB” aveva cercato tali dichiarazioni da elettori del “PSG”.
Parlando della decisione di andare alle urne, sebbene in precedenza avesse sostenuto che le elezioni dovevano essere boicottate, Radulovic ha affermato che il “DJB” ha deciso di partecipare alle elezioni perché “il boicottaggio è un mezzo, non un fine” e che l’obiettivo era delegittimare il processo elettorale.
“Abbiamo sostenuto l’idea del boicottaggio fino a quando non ha iniziato a disintegrarsi la coalizione”. L’obiettivo poteva essere raggiunto se l’intera opposizione, “Alleanza per la Serbia (SzS), PSG e DJB” avesse boicottato le elezioni. Quindi l’affluenza alle urne sarebbe stata inferiore al 40%. Il boicottaggio ha perso però adesso significato poiché non è riuscito a raggiungere il suo obiettivo. Capisco le persone che lo vogliono”, ha detto Radulovic.
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