Il Ministro dell’Economia ha dichiarato che la scelta dei direttori delle aziende pubbliche è una questione politica in cui non vuole entrare.
Durante una seduta della commissione parlamentare delle finanze, Radulovic ha detto che la nuova legge sulle imprese statali – in cui viene affermato che i direttori sono scelti attraverso concorsi pubblici – avrebbe anche potuto essere migliore, ma che questa è una questione politica in cui non desidera entrare: “Alcuni concorsi fin qui indetti erano delle semplici raccolte di cv con condizioni tali che si sarebbe potuto direttamente scrivere quale candidato soddisfa tali requisiti”. Stando alle parole del Ministro, la nuova legge garantirà – oltre ad una più trasparente scelta dei vertici aziendali – anche la licenziabilità dei direttori e la professionalità dei dirigenti. Bozidar Djelic, membro del DS, ha contestato le affermazioni di Radulovic sostenendo che poco prima dell’entrata in vigore della legge sulle imprese pubbliche, il Governo ha messo a capo di due grandi aziende statali (le poste e l’azienda di distribuzione del gas) due persone di nomina politica (rispettivamente Krkobabic del Partito dei pensionati e il socialista Bajatovic): Djelic ha retoricamente chiesto al Ministro se può garantire per il lavoro di costoro; se non lo può fare, “tutti i vostri principi cadono nel vuoto”, ha egli concluso. Radulovic è intervenuto anche per dire che non è in programma la privatizzazione delle aziende pubbliche; quel che è necessario, però, è una loro riforma nel corso del prossimo anno.
(Beta, 11.12.2013)