Quasi la metà delle famiglie in Serbia registra un reddito inferiore durante la pandemia

Il reddito di quasi la metà (47%) delle famiglie con bambini in Serbia è diminuito durante la pandemia e un quarto (24%) degli intervistati è stato costretto a ridurre i costi alimentari per tutti i membri della famiglia. Sono i risultati di una ricerca condotta dall’UNICEF, dall’USAID, dal governo della Serbia e da un team per l’inclusione sociale, con l’obiettivo di misurare gli effetti socio-economici della crisi sulle famiglie con bambini, il loro accesso alla salute, ai servizi educativi e di protezione sociale, nonché gli effetti sulla genitorialità e la salute mentale dei bambini, dei loro genitori o tutori.

Il vicedirettore dell’UNICEF in Serbia, Yosi Echeverry Burckhardt, ha affermato che i risultati della ricerca sono stati presentati 20 mesi dopo il primo paziente Covid registrato in Serbia, e che da allora la pandemia ha portato a grandi cambiamenti nella vita quotidiana delle persone.

La maggior parte dei genitori di bambini di età compresa tra 7 e 17 anni (66%) stima che l’apprendimento a distanza abbia ridotto la motivazione del bambino e ben il 60% ritiene che la scuola durante la pandemia abbia un impatto negativo sull’istruzione superiore dei bambini. Le misure di austerità sono più diffuse nell’area dell’istruzione e l’instabilità economica è più pronunciata nelle famiglie più povere.

Quasi un quarto delle famiglie (24%) riferisce che a un certo punto è stata costretta a tagliare i costi del cibo per tutti i membri della famiglia. Per quanto riguarda l’accesso ai servizi sanitari nella terza ondata, del 55% dei bambini che avevano bisogno di questi servizi, ben l’87% è riuscito a ottenerli.

Per quasi 1/5 degli intervistati di età inferiore ai 17 anni, la pandemia ha avuto un impatto sul deterioramento dello stato mentale, peggiore rispetto a prima della pandemia. La percentuale più alta è tra i bambini di età compresa tra 13 e 17 anni. Dall’altro lato, affermano gli esperti, ci sono anche alcuni effetti positivi, come la possibilità di aumentare l’alfabetizzazione digitale, ridurre il divario digitale e migliorare le competenze digitali degli insegnanti.

https://www.021.rs/story/Info/Region-i-svet/288927/Skoro-polovina-porodica-sa-decom-u-Srbiji-ima-manje-prihode-tokom-pandemije.html

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