Quarantene, vaccinazioni o test PCR; dove si può viaggiare in Europa per ora?

L’attuale processo di allentamento delle misure epidemiologiche e di transito tra i Paesi dell’Unione Europea è una buona notizia anche per la Serbia. L’estate dovrebbe rendere più facili i viaggi nella parte centrale e occidentale dell’Europa, ma anche nel Mediterraneo.

L’Italia ha revocato la quarantena per tutti i viaggiatori degli Stati membri dell’UE, Gran Bretagna e Israele. Un test negativo al coronavirus è però ancora obbligatorio. Dal 16 maggio la Serbia non è più nell’elenco dei “Paesi ad alto rischio” ed è passata in quelli “a rischio”.

Per entrare in Germania, è necessario disporre di un certificato di rivaccinazione o di un test negativo antigene o PCR o di un certificato di avvenuta guarigione dal COVID. Qui è riconosciuta la vaccinazione fatta con i vaccini “Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson&Johnson”.

Il Portogallo ha approvato viaggi turistici per i cittadini della maggior parte dei Paesi europei; i passeggeri, prima di salire sull’aereo, devono mostrare un test PCR negativo non più vecchio di 72 ore.

La Commissione europea ha proposto che i cittadini stranieri completamente vaccinati e quelli provenienti da Paesi con una situazione epidemica favorevole possano viaggiare nell’UE senza ulteriori restrizioni. Se accettata, la proposta entrerà in vigore all’inizio di giugno. Per ora, i vaccini “Sinofarm e Sputnik” non sono però accettati in Europa, perché non sono nell’elenco della “EMA”.

Chiunque voglia andare in Italia deve attualmente segnalare il proprio ingresso al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale, compilare una dichiarazione personale, mostrare un test PCR o un test antigene negativo fatto non più di 72 ore prima dell’ingresso e andare in autoisolamento per 10 giorni. Inoltre può raggiungere la sua destinazione finale esclusivamente con un veicolo privato o in aereo. Al termine dell’autoisolamento, è obbligato a eseguire un nuovo test PCR o un nuovo test dell’antigene.

La decisione secondo cui i cittadini serbi non possono entrare in Spagna è entrata in vigore il 22 luglio 2020 e durerà fino al 31 maggio 2021. Cosa accadrà dopo quella data non è ancora chiaro. Chiunque risieda in Spagna e nei Paesi dell’UE può entrare nel Paese con un test PCR negativo non più vecchio di 72 ore.

L’ingresso in Francia è consentito solo “per ragioni necessarie e giustificate”. Chi viene ammesso deve avere un test PCR negativo non più vecchio di 72 ore e una volta arrivato nel Paese verrà messo in quarantena.

Si può entrare nel Regno Unito con un visto valido e un test PCR negativo non più vecchio di 72 ore e il necessario autoisolamento all’ingresso di dieci giorni.

Chi vuole recarsi sulla costa croata deve avere un test PCR negativo, un certificato di vaccinazione con la seconda dose somministrata almeno 14 giorni prima, o un test dell’antigene. È inoltre necessario prenotare l’alloggio in anticipo e inviare una conferma di ciò, nonché il motivo per cui si vuole entrare nel Paese.

In Ungheria si entra con un certificato di vaccinazione e tutti i vaccini disponibili in Serbia sono riconosciuti. Anche in Grecia si entra con tutti i certificati di vaccinazione o un test PCR negativo.

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