Il giornale Vecernje Novosti scrive che l’arrivo di Lidl e Ikea è sì confermato, ma anche che le dichiarazioni sui nuovi posti di lavoro vengono proclamate solo dai politici.
Per quanto riguarda, in particolare, la catena svedese di vendita di arredamento, è dal 2006 che i politici serbi dichiarano pomposamente l’immediata apertura di punti vendita: l’ultimo di essi è stato il Vicepremier Vucic, che alcuni mesi or sono ha detto che Ikea aprirà nell’aprile 2014.
Anche se spesso viene dichiarato che Lidl entrerà in Serbia in 15 città e che Ikea aprirà 5 punti vendita, l’avvio di queste attività è tuttora un enigma: le aziende nominate hanno già sedi in Serbia, ma non hanno ancora confermato quando finalmente apriranno le proprie porte ai consumatori locali. Per quanto riguarda Ikea, gli svedesi sono ancora alle prese “con la risoluzione di problemi amministrativi”; d’altra parte, i tedeschi della Lidl hanno per ora acquistato terreni a Valjevo, Subotica, Novi Sad, Zrenjanin, Nis, Smederevo e Belgrado, ma non hanno precisato quando i punti vendita inizieranno a lavorare.
Le associazioni dei consumatori fanno presente che le esitazioni delle grandi catene sono dovute in parte al basso potere d’acquisto dei cittadini serbi; di sicuro, aggiungono, il ritardo non è dovuto a dubbi sui margini di guadagno, che sono molto maggiori rispetto a quelli dei Paesi limitrofi.
(Vecernje Novosti, 11.11.2013)