Proteste a Belgrado, Novi Sad e Nis; tutti seduti per strada contro la violenza

Diverse migliaia di cittadini hanno protestato ieri sera nel centro di Belgrado, Novi Sad e Nis. I manifestanti hanno risposto agli inviti sui social network, e per prendere le distanze dai provocatori che la sera precedente avevano causato degli incidenti, si sono tutti seduti per strada. Altre passeggiate di protesta si sono svolte a Krusevac e Vranje.

Centinaia di cittadini si sono radunati davanti al parlamento della Serbia e nel Parco Pionir, con fischietti e trombe. Le persone riunite portavano striscioni con scritto “Non farti prendere in giro, siediti” e “Arresta i teppisti, non picchiare il tuo popolo”.

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Scontri verbali tra adulti e giovani ci sono stati quando ai ragazzi è stato intimato di alzarsi e protestare ad alta voce, ma i più giovani hanno risposto loro con: “Allontanati, robot del partito SNS!”

Alcune ragazze sedute di fronte all’Assemblea hanno rivelato di aver paura, ma speravano che nessuno le avrebbe attaccate se rimanevano sedute calme.

Davanti ai gradini del parlamento era stata messa una transenna di metallo con solo pochi agenti di polizia in uniforme a difesa, mentre un cordone di polizia a cavallo era in attesa in una via vicina; gli stessi poliziotti affermavano di non aver motivo di reagire.

Anche un gruppo di medici e operatori sanitari degli ospedali covid di Belgrado si sono radunati davanti alla Chiesa di San Marco e hanno protestato di fronte al parlamento. Hanno detto alla TV “N1” che stanno dalla parte della loro gente, che il sistema sanitario sta per scoppiare e che lo Stato non ha fatto niente per evitarlo, sentendosi vittime sacrificali.

Stesse proteste per le strade di Novi Sad

Secondo il reporter di “N1”, i cittadini si sono radunati in Piazza della libertà a Novi Sad sempre in modo pacifico con vari striscioni e bandiere.

Un giovane sconosciuto si è rivolto a loro dal piedistallo del monumento a Svetozar Miletić gridando: “Non sto chiedendo nulla, solo una vita normale, per noi e i nostri bambini”; il ragazzo aveva una grande croce tatuata sul braccio.

Un altro giovane ha chiesto ai presenti di sedersi sull’asfalto e incrociare le braccia come se fossero stati ammanettati; sono seguiti poi slogan osceni verso Vucic uniti a “Dimissioni, dimissioni”, “Ladri, ladri”, “Arrestate Vučić”, “Vučić, curati!”.

La protesta è proseguita poi verso l’edificio della Polizia, dove si trova l’attivista Miran Pogačar, arrestato due giorni fa e detenuto da 48 ore.

La maggior parte dei presenti aveva le maschere protettive sul viso, ma generalmente i manifestanti non hanno mantenuto la distanza di sicurezza prescritta.

Le forze di polizia sono state dispiegate vicino al municipio e intorno alla radio-televisione della Vojvodina, bersagli degli attacchi la notte precedente.

Proteste simili sono avvenute anche a Nis, Vranje e Krusevac.

Photo credits: “REUTERS/Marko Djurica”

http://rs.n1info.com/Vesti/a618146/Protest-u-Beogradu-i-Novom-Sadu.html

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