Prospettive solide per la cooperazione scientifica tra Serbia e Italia

La VI Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo è stata dedicata agli strumenti di sostegno alla cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Serbia.

“Rafforzare la cooperazione scientifica” non è solo il tema della conferenza che si tiene oggi a Palazzo Italia a Belgrado in occasione della VI Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, ma anche un indirizzo già fortemente perseguito”, ha ricordato l’attaché scientifico dell’Ambasciata d’Italia in Serbia, il professor Luciano Catani.

Concetto rimarcato l’Ambasciatore d’Italia in Serbia nel suo intervento introduttivo: “Molti eventi nei mesi scorsi hanno avuto come tema lo scambio di esperienze e lo sviluppo di collaborazioni tra Serbia e Italia nel campo dell’innovazione, della scienze applicate, della ricerca di base. Questa fase ha trovato un momento di sintesi e formalizzazione nel Memorandum d’Intesa firmato in occasione del Business and Science Forum dello scorso marzo tra il Ministero serbo della Scienza e della Tecnologia, il Ministero serbo dell’Educazione e il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica italiano, memorandum che ha definito le basi per rafforzare la collaborazione tra i due paesi in termini strategici, su ambiti ben definiti e su una progettualità a lungo termine. Si tratta ora di iniziare una fase operativa, capace di moltiplicare i progetti, le linee di ricerca e le stesse imprese che concretizzeranno le premesse della collaborazione scientifica e tecnologica tra Italia e Serbia. Colgo l’occasione per anticipare che ad ottobre si terrà un forum dedicato all’innovazione, alle start-up e alle imprese innovative che intende porre le basi per ulteriori ambiti di collaborazione nell’Information Technology, della digitalizzazione e dell’applicazione di questi processi a vari settori economici”.

 L’iniziativa, organizzata in occasione della VI Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo è stata dedicata agli strumenti di sostegno alla cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Serbia. Il seminario odierno si è concentrato sui temi dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie applicate all’agricoltura e al cibo. A margine dell’evento sono stati siglati 3 Memoranda d’Intesa sulla cooperazione bilaterale nel campo della ricerca e dell’innovazione tra il CNR e altrettante controparti serbe: l’istituto BioSense, l’istituto serbo per l’Intelligenza Artificiale e l’Università di Belgrado. L’evento ha offerto anche l’occasione per celebrare il centenario del CNR, con l’intervento da remoto del Presidente dell’Istituto, Maria Chiara Carrozza.

La ministra Begovic ha ricordato che la Serbia e l’Italia hanno una lunga storia di collaborazione nel campo scientifico. “L’Italia è il secondo paese per numero di progetti congiunti nell’ambito dei fondi Horizon 2020, ed è importante continuare a sviluppare nuove reti di collaborazione, grazie anche a strumenti come il Memorandum di Intesa firmato nel marzo scorso tra il mio ministero, il ministero dell’educazione e il Ministero dell’Università e della Ricerca italiano. In ambito medico, vi sono consolidate collaborazioni in campo urologico, cardiologico e della ricerca oncologica, così come in campo archeologico. L’obiettivo ora è mettere a sistema le priorità di ricerca condivise dei due paesi al fine di sviluppare un vera allenza strategica in certi settori di ricerca”. 

La presidente del Centro Nazionale delle Ricerche Maria Anna Carrozza ha presentato in videoconferenza le nuove linee guida dell’azione del CNR, con le quali si punta ad coinvolgere più ricercatori, non solo italiani, e a ridurre il peso della burocrazia sulla ricerca di base.

 

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