Il governo serbo proporrà l’abolizione dei visti per i cittadini che viaggiano dalla Cina alla Serbia e viceversa: il Ministro degli Esteri della Serbia, Ivica Dacic, e l’Ambasciatore cinese in Serbia, Manchang Li, hanno dichiarato che l’abolizione dei visti costituirebbe un evento storico per entrambi i paesi.
Se il governo cinese dovesse accettare la proposta della Serbia, i cittadini serbi non avranno bisogno di un visto per entrare in Cina a condizione di soggiornare in loco per non più di 30 giorni. La decisione potrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno, determinando ripercussioni positive sullo sviluppo della cooperazione in tutti i segmenti, dalle relazioni politiche all’economia e al turismo, ha dichiarato Dacic, aggiungendo che “prevediamo che un significativo numero di turisti cinesi scelga la Serbia come propria meta, e questa è una buona notizia per la nostra gente. Anche imprenditori cinesi avranno la possibilità di viaggiare in Serbia senza dover attendere il rilascio del visto, e questo influenzerà positivamente lo sviluppo della cooperazione in vari settori”.
Il progetto di accordo sulla reciproca abolizione dei visti rappresenta una conseguenza del rafforzato rapporto di amicizia e reciproca fiducia tra Serbia e Cina. Inoltre, il paese del Sol Levante e altri sedici paesi appartenenti alla CEE parteciperanno al vertice previsto a Riga il 5 e 6 novembre: l’occasione dovrebbe essere propizia per la firma di altri importanti accordi. L’Ambasciatore Manchang ha dichiarato che la Serbia è stato il primo paese in Europa disposto a firmare con la Cina un simile accordo, confermando che ciò determinerà un incremento nel flusso di turisti provenienti dalla Cina.
(Telegraph, 16.10.2016)
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