La produzione industriale in Serbia nel mese di febbraio è scesa dell’1,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, e del 2,8% nel confronto con la media del 2016.
A gennaio e febbraio di quest’anno, la produzione industriale è cresciuta dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo i dati de-stagionalizzati, la produzione industriale nel mese di febbraio è cresciuta dell’1,7% su base mensile, mentre l’industria della trasformazione ha registrato una crescita del 2,1%. Rispetto alla media 2016, la produzione industriale e l’industria della trasformazione hanno rispettivamente registrato un incremento pari allo 0,7% e al 4,3%.
Il calo maggiore è stato registrato nei seguenti settori: produzione di energia elettrica, stampa e riproduzione di registrazioni audio e video, produzione di derivati del petrolio, riparazione e assemblaggio di macchine e attrezzature, e lavorazione del legno (mobili esclusi).
Nel febbraio 2017, la Serbia ha esportato 1,3 miliardi di euro di beni e servizi, registrando una crescita pari al 6,9% rispetto allo stesso mese del 2016, mentre ha importato 1,47 miliardi di euro di beni e servizi, per un aumento dell’8,5%.
Secondo gli indicatori de-stagionalizzati, l’esportazione nel mese di febbraio (calcolata in euro) ha registrato una crescita del 7,1%, mentre l’importazione è cresciuta del 7,8%.
La regione della Vojvodina registra la quota maggiore nell’esportazione (32,6%), mentre Belgrado quella relativa all’importazione (45,9%).
La Serbia ha esportato maggiormente verso l’Italia, la Germania, la Bosnia-Erzegovina, la Russia e la Romania. D’altra parte, i paesi da cui i prodotti sono stati in gran parte importati risultano essere Germania, Italia, Cina, Russia e Ungheria. Due terzi del commercio con l’estero (65,7%) sono stati effettuati con i paesi dell’Unione europea.
(New Economy, Blic, 03.04.2017)
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