Summit di Vienna, opportunità per la stabilità regionale e incentivo per l’adesione all’UE

Al Summit sui Balcani occidentali che si terrà oggi a Vienna si potrebbero ascoltare alcune riflessioni sulla necessità di conservare la stabilità regionale e cambiare sistema d’istruzione, nonchè le richieste che l’UE assicuri più fondi per i paesi dei Balcani occidentali, ma anche la risposta che Brussels non è un bancomat.

Alla riunione di ieri, i rappresentanti della società civile hanno avuto opportunità di parlare con il primo ministro serbo e albanese, Aleksandar Vucic e Edi Rama, con il Commissario per l’allargamento e per la politica di vicinato, Johannes Hahn, nonchè con i ministri degli esteri di Bosnia e Erzegovina e Montenegro. 

Il primo ministro serbo ha indicato che la Serbia ha iniziato la realizzazione della serie delle riforme difficili, nonostante le alluvioni terribili dell’anno scorso. Inoltre, ha menzionato che sono state emanate le nuove leggi sulle privatizzazioni e il lavoro, gli stipendi nel settore pubblico e pensioni sono stati ridotti, nonchè è iniziata l’implementazione delle misure di consolidamento fiscale. Anche se è ovvio il progresso dell’economia, confermato anche dalle istituzioni finanziarie internazionali, Vucic ha detto che la cosa più preoccupante è la stabilità regionale.

Vucic ha affermato che la Serbia non chiede all’UE i fondi, ma il sostegno per la conservazione della stabilità regionale affinchè possa creare il miglior ambiente politico ed economico. “Il nostro lavoro è creare un ambiente d’affari favorevole, il che implica un mercato di lavoro flessibile, l’emanazione di buone leggi, un ambiente attrattivo per gli investitori e ordine nelle finanze pubbliche. Però, dobbiamo cercare a cambiare anche il nostro modo di pensare, visto che viviamo ancora nel periodo socialista, nel quale si aspettava che lo Stato assicurasse il lavoro per tutti”, ha detto Vucic.

Secondo Edi Rama l’Europa ha fatto alcuni passi politici un anno fa nei Balcani occidentali, però ha indicato che ora bisogna fare anche quelli finanziari. “Domani nessuno parlerà dell’incontro tra Vucic e Rama, visto che non è più un incontro storico. I cittadini sono interessati solo del loro futuro. Questa è la realtà”, ha affermato Rama.

Il ministro degli esteri del Montenegro, Igor Luksic ha detto che i paesi candidati hanno fatto molto sulla loro strada europea, però ha indicato che la crescita economica non è possibile senza il sostegno dell’Ue.

Hahn ha affermato che tutti sono europei, però alcuni sono membri, mentre gli altri lo diventeranno presto, ha risposto Hahn, dicendo che l’UE non è solo il progetto economico, ma anche un sistema di valori. “Qualche volta mi sembra che alcuni vedano l’UE come un bancomat, però essa è un sistema di valori che dobiamo condividere. Tutti noi, sia paesi comunitari, sia paesi candidati dobbiamo chiederci come contribuire a questo progetto e non solo come prendere i soldi da Brusseles”, ha concluso Hahn.

Il Summit dei Balcani occidentali sarà aperto dal cancelliere austriaco Werner Faymann. I risultati di questo Summit saranno comunicati dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, dall’Alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, mentre a nome della regione interverrà il primo ministro serbo, Aleksandar Vucic. Il Summit a Vienna, il cui obiettivo è incentivare il processo di adesione all’Ue nonchè la collaborazione regionale,  è la continuazione del processo di Berlino promosso dalla Merkel l’anno scorso.

Durante il Summit saranno tenute anche le riunioni dei capi delle diplomazie e i ministri dell’economia dei paesi della regione con i rappresentanti dell’UE. Inoltre, questo Summit è un opportunità per presentare i progetti infrastrutturali della regione, ma anche discuttere sul problema degli asilanti tenendo in riguardo la situazione attuale.

(Blic, 27.08.2015.)

 

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