“Il prestito che offrirà lo sceicco Muhammed bin Zayed sarà alle migliori condizioni che il
nostro paese abbia mai ottenuto”, dice il vice primo ministro Vucic.
Nella tarda serata di ieri il vice primo ministro Aleksandar Vucic ha dichiarato di aver
richiesto allo sceicco Muhammed bin Zayed nel corso di un incontro in Scozia di
concedere alla Serbia un prestito di 2 o 3 miliardi di dollari alle migliori condizioni
possibili oppure con scadenza a 20 o 30 anni. “Questo sarebbe pressoché un regalo per
questo paese. Useremmo in parte questi soldi per saldare dei debiti aperti alle peggiori
condizioni e simultaneamente potremmo ridurre il debito pubblico, cosa che immagino
venga sostenuta dal Fondo Monetario Internazionale, e la restante parte verrebbe iniettata
in varie forme nell’economia. Dopo di ciò sarebbe chiaro che la Serbia è riuscita a
sopravvivere e potrebbe guardare avanti”, ha dichiarato Vucic alla RTS.
“Ci consentirebbe di concludere l’accordo con l’FMI, d migliorare l’immagine
dell’economia serba rispetto al mondo e a fine anno potremmo diventare membri
dell’Organizzazione per il Commercio Mondiale, così da avere già nella prossima
primavera condizioni migliori della nostra economia”.
Il primo vice primo ministro si è detto fiducioso che il nostro grande amico farà questo
passo per il nostro paese, dove egli vuole guadagnare, come attesta anche la scelta di
costruire un albergo a Kopaonik.
“So quanto per loro conti l’amicizia che qualcosa di altro rispetto a nostri parametri e a
quelli dell’occidente e noi non butteremo tutto questo nel pozzo”, ha detto Vucic.
Parlando dello stato della nostr economia Vcic ha detto che l’anno prossimo la Serbia
dovrà pagare oltre un miliardo di euro solo per interessi sul debito, un altro miliardo
dovrà essere messo da parte per le sovvenzioni per cui già si sono presi impegni, così
come sono pianificati sei miliardi di spesa sociale e per le pensioni. “Per questo dobbiamo
intraprendere le riforme”, ha detto Vucic, specificando che questo governo proverà a
occupare le persone prima di tutto attraverso cambiamenti positivi in tutte le aree, dalla
legge sull’edilizia a quella sul lavoro, modificando la struttura della tassazione e tutelando
le fasce deboli con specifiche misure.
Sulla vendita di Telekom Srbija Vucic ha detto che “sappiamo come usare i soldi del
ricavato della vendita se lo faremo” ma non ha precisato se il governo ha un piano per
questa opzione.
Vucic ha anche sottolineato la necessità di ridurre l’economia in nero, che oggi incide per il
35% del Pil serbo contro il 15% dell’economie sviluppate per cui vi saranno maggiori
controlli fiscali. “Tuttavia ritengo stupido dichiarare che bisogna ridurre pensioni da 12 o
15.000 dinari al mese.
Vucic ha detto che ci saranno “tanti problemi, tanto sudore e tante lacrime” ma la gente
deve rendersi conto che si va verso un periodo duro ma “dopo di esso potremo diventare i
leader della regione”.
(Vecernje Novosti, 13.09.2013)