Politika: “La Nordeus non pagherà l’imposta sulle plusvalenze”

Esempi di aziende di successo, come la società di software “Nordeus”, mostrano che i loro proprietari, pur operando in Serbia, sono per lo più registrati in altri Paesi. Come scrive “Politika”, il più delle volte in quei Paesi dove le tasse sulle plusvalenze sono più basse o nulle, comunemente chiamati paradisi fiscali.

Così è la “Nordeus” che in questi giorni è stata venduta a una società americana dello stesso settore per 378 milioni di euro, la quale ha una quota del 90% registrata in Irlanda, Paese che non ha questo tipo di tassa, il che significa che non pagherà affatto per questa transazione. In Irlanda le aziende hanno il diritto di essere esentate dalle imposte sul reddito nazionale ed estero.

Secondo i dati dell’Agenzia dei Registri delle Imprese (APR), i titolari, ovvero i soci della suddetta società, sono la “Nordeus Limited” dall’Irlanda con una quota del 90% e la “Nordeus” di Belgrado con il 10%. Sembra che rimanga l’obbligo sulla tassa del 10%.

Gli esperti fiscali spiegano che l’imposta sulle plusvalenze viene solitamente pagata dove è registrato la proprietà, ma molti Paesi come l’Irlanda, i Paesi Bassi o Cipro, dove sono registrate molte società che operano in Serbia, non applicano questa tassa.

Questa è la pratica, anche se il contratto di vendita può essere regolato diversamente. L’imposta viene solitamente pagata sulla differenza tra l’acquisizione e la vendita e il bilancio afferma che verrà pagata l’anno dopo. Non c’è niente di insolito in questo perché la legge lo consente. A tal proposito, la Serbia ha un accordo con l’Irlanda per evitare la doppia tassazione.

https://www.021.rs/story/Info/Biznis-i-ekonomija/276164/Politika-Nordeus-nece-platiti-porez-na-kapitalnu-dobit.html

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