Una volta che la Serbia avrà rispettato gli obblighi che si è assunta nei confronti della minoranza croata, il capitolo 26, relativo ad Istruzione e Cultura, nell’ambito dei negoziati di adesione all‘UE, potrà essere nuovamente discusso. E’ quanto ha affermato il Primo Ministro croato Andrej Plenkovic domenica, sottolineando la necessità da parte della Croazia di imporre uno stop che non deve però essere drammatizzato.
Plenkovic è intervenuto sul tema nel corso delle riprese del programma politico “Domenica alle due”, trasmesso dalla televisione croata.
“La Serbia ha assunto determinati obblighi che riguardano l’educazione delle minoranze, compresa la minoranza croata, e che si traducono nell’adozione di determinati testi nelle scuole primarie e secondarie. Tali obblighi non sono stati soddisfatti”. Il Premier ha aggiunto che si tratta di una questione risolvibile in modo rapido e semplice e ha spiegato che il governo croato, in contatto con la minoranza croata in Serbia, ha informato la Commissione europea sui problemi relativi alla questione. La CE sta conducendo quindi i negoziati con la Serbia, il cui governo, a detta del Primo Ministro croato, era a conoscenza delle riserve della Croazia.
Interpellato sulle obiezioni specifiche in merito al settore dell’istruzione e della cultura, Plenkovic ha chiarito che “i libri di testo non sono disponibili per i bambini croati e avrebbero dovuto essere messi a disposizione. Il contenuto di alcuni libri di testo non è valido, e ci sono insegnanti di lingua croata cui mancano le qualifiche necessarie quindi le classi di croato vengono spesso tenute in lingua serba”.
(EblNews, 18.12.2016)
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