Poco più della metà dei cittadini serbi sa di poter richiedere informazioni di importanza pubblica, che emergono dal lavoro degli enti locali, ma solo il 38% sa come farlo; sono i risultati dell’indagine sull’efficienza delle amministrazioni locali annunciati oggi a Belgrado.
Al convegno: “La governance di qualità a livello locale – il pilastro della buona pubblica amministrazione” organizzato dal Centar za evropske politike (CEP), è stato affermato che il 58% dei cittadini ha esperienze per lo più negative con il lavoro fatto dalla propria città e dal governo municipale. I cittadini, insoddisfatti dai servizi, citano il più delle volte come ragione il continuo trasferimento di competenze e responsabilità, la fornitura di diverse informazioni e istruzioni unita al fatto di doversi spostare continuamente da un ufficio all’altro.
L’indagine, che ha coinvolto più di 5.200 cittadini di 17 città e comuni della Serbia, ha anche mostrato che quasi 1/3 degli intervistati ritiene che il proprio autogoverno locale escluda i cittadini dal processo decisionale. Allo stesso tempo, solo il 17% dei cittadini ritiene che i dipendenti del proprio governo locale siano impiegati in base alle proprie qualifiche, competenze e capacità.
Altri pensano che i legami politici e personali siano fondamentali per trovare un lavoro nelle amministrazioni locali, con ben il 78% che pensa a quelli politici. Il ricercatore del CEP Vladimir Mihajlović ha affermato che i cittadini, indipendentemente dalla regione, riconoscono le stesse cose come positive o negative nel lavoro dei propri governi locali.
This post is also available in: English