Permessi edilizi: le ragioni dei ritardi delle procedure a Belgrado

Nella capitale serba, sul totale di richieste per il rilascio dei permessi edilizi solo il 33% si risolve con esito positivo, mentre il 67% delle richieste non viene accettato. 

Dopo meno di sette mesi dalla messa in funzione del sistema per il rilascio dei permessi elettronici in Serbia, il tempo di attesa per il rilascio si è ridotto da 280 a 11 giorni, mentre il tempo medio per quanto riguarda i permessi per la locazione è di circa 26 giorni.

Va sottolineato però che la situazione non è uguale in tutta la Serbia, e i termini a Belgrado sono molto più lunghi rispetto alla media. In caso di risoluzione positiva della richiesta, il periodo medio per chiudere una pratica è generalmente di 7 giorni per il permesso edilizio, di 17 per quello di locazione. Tuttavia, la media del rilascio dei permessi viene abbassata dai dati rilevati a Belgrado, in quanto nella capitale l’attesa si prolunga a 13 giorni lavorativi ossia 19 giorni incluso il weekend, e per i permessi di locazione si arriva ad aspettare fino a 45 giorni. 

A Belgrado anche gli altri dati sono problematici rispetto al resto della Serbia, almeno quando si tratta dei permessi edilizi. Secondo le ultime analisi, dall’inizio dell’anno a Belgrado sono state presentate 1.318 richieste: di queste 1.005 sono state portate a compimento, ma solo 33% si è risolto positivamente.

Il quotidiano “Danas” ha provato a capire quale possa essere la causa alla base di questa lentezza. Le grandi aziende edilizie che operano nel settore hanno rivelato che molti sono i fattori che determinano gli scarsi risultati del processo di rilascio dei permessi edilizi a Belgrado. Molti impiegati negli organi comunali non conoscono bene le procedure, mentre un documento erroneamente timbrato e firmato potrebbe indurre a ricominciare la procedura agli stadi iniziali. 

Anche la ministra delle costruzioni Zorana Mihajlovic ha confermato la presenza di problemi nella capitale. 

“E’ vero che a Belgrado ci sono dei problemi. Mi auguro che la situazione migliori nel periodo prossimo. Non permetterò che la pigrizia o l’incapacità abbiano effetto sulla posizione della Serbia nella Doing list della Banca Mondiale”, sostiene Mihajlovic, specificando che il rilascio dei permessi elettronici è una delle condizioni fondamentali per l’avanzamento della Serbia su questa lista.  

“La maggior parte delle ragioni per cui le richieste vengono respinte è che viene rilevata assenza di firma elettronica, di accordo tra il progetto ed il piano d’azione, di documentazione tecnica allineata al regolamento, ed assenza della certificazione dell’avvenuto pagamento delle tasse”, comunicano dal Segretariato Comunale per l’urbanismo, aggiungendo che un altro motivo è rappresentato dalla mancanza della presentazione dei documenti nella forma DWG.

Nel Segretariato Comunale per l’urbanismo confermano che molte delle richieste che vengono presentate si riferiscono ai progetti grandi, dei palazzi da 20.000 fino a 40.000 metri quadrati, il che richiede una verifica più precisa e dettagliata della documentazione. 

Però, i dati statistici non sono interessanti solo a Belgrado. Nella maggior parte delle città in Serbia la percentuale delle richieste risolte è molto alta, oltre 83%. A Kikinda 94%, a Sabac, Sombor e Uzice 93%, a Kragujevac e Krusevac 72% delle richeste per il rilascio dei permessi sono positivamente risolte, mentre a Novi Sad il 47%. 

(Danas, 14.07.2016.)

 

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