Continuano le proteste “1 su 5 milioni”

Belgrado, Bela Crkva, Gracanica e Gornji Milanovac e molte altre città in tutta la Serbia hanno organizzato, sabato 9 febbraio, un incontro di protesta “Uno su cinque milioni”.
La protesta a Belgrado, decima protesta di fila, ha avuto inizio con il solito raduno sul plateau della Facoltà di Filosofia e dopo il discorso dello scrittore Marko Vidojkovic, le persone hanno marciato per le vie centrali della città, riferiscono i media.
Alla protesta si sono aggiunti molti studenti di diverse Facoltà, tra cui di Scienze Politiche, di Scienze Organizzative, studenti della Facoltà di Farmacia, della Facoltà di Ingegneria Elettrica ed Informatica. Prima della marcia, si è rivolto dal plateau il presidente dell’Associazione delle famiglie vittime di rapimenti e uccisione in Kosovo, il quale ha invitato gli studenti ad essere “guidati” dalla giustizia e non dalla politica, e che devono sostenere e cooperare con le vittime.

Tanjug riporta che tra la folla è stata vista una forca che al posto della corda aveva una corolla di fiori. L’agenzia Beta riporta invece che dalla fine della colonna, un deputato del partito Dveri, Srdjan Nogo, portava delle forche di plastica, dicendo che le porta per dare il suo “sostegno ad un giovane arrestato sabato scorso e come una sfida per le autorità”.

Questo atto è stato condannato dal ministro degli Interni Nebojsa Stefanovic, che ha valutato che le forche facessero parte del programma politico dell’Alleanza per la Serbia. In una dichiarazione per il canale teleisivo TV PINK, Stefanovic ha sottolineato che le autorità statali avrebbero reagito. “Non è compito dei cittadini della Serbia punire e appendere alle forche le persone che la pensano diversamente, e applicare metodti nazisti con persone che sono in disaccordo con loro”, ha detto Stefanovic.

Secondo quanto riporta Tanjug, dal plateau si doveva rivolgere Sanja Plipovic, la madre del giovane manifestante arrestato sabato scorso perché durante la protesta girav con la forca. Questa agenzia riporta che Sanja non si è presentata, ma ha mandato i suoi saluti attraverso gli organizzatori.

La manifestazione si è tenuta anche presso la cittadina di Bela Crkva dove, secondo Beta, circa 200 persone si sono riunite nel parco della città, dopo di che portando le bandiere della Serbia e della Vojvodina, hanno marciato lungo le vie bloccando il traffico. L’evento è stato organizzato anche a Gracanica, dove sono stati visti gli organizzatori della protesta della scorsa settimana a Kosovska Mitrovica, Marko Jaksic e Dejan Nedeljkovic. 

La protesta si è tenuta anche a Gornji Milanovac, dove hanno tenuto un discorso i leader del Movimento liberi cittadini, Sergej Trifunovic e lo scrittore Djorde Miketic, riporta l’agenzia Beta.
Secondo RTS, le proteste si sono svolte anche a Brus, Aleksandrovac, Kragujevac, Pirot e Prokuplje.

http://www.politika.rs/scc/clanak/422386/Na-protestu-ponovo-vesala?fbclid=IwAR0UE2UnBgQxXIwO6Ih5axm75a4_Rb6MMi1YTqR4aoxrkMSK3QNVIHNqiC4

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