Patrimonio culturale in Serbia: le prossime candidature UNESCO

Secondo quanto annunciato giovedì nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso il Museo Etnografico di Belgrado, a seguito dell’inclusione della danza Kolo e della Slava nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO, la Serbia presenterà ora la candidatura per altri elementi del patrimonio nazionale, come il Frula, la Gusla (uno strumento musicale monocorde), il Vukov Sabor di Trsic, e la ceramica di Zlakusa. 
Image result for frula serbianIl frula, noto anche come svirala o jedinka, è uno strumento musicale simile ad un flauto di medie dimensioni, tipicamente costruito in legno e dotato di sei fori e strumento tradizionale suonato dai pastori intenti a sorvegliare il gregge, ma suonato anche nel tempo libero, nei rituali o come strumento di accompagnamento al kolo. I suonatori di frula più popolari sono Adam Milutinovic, Sava Jeremic, Tihomir Paunovic, Velja Kokoric.

Related imageLa gusla è uno strumento a corda singola, per lo più suonato per accompagnare canti popolari, usato nei Balcani e nell’area delle Alpi Dinariche, derivato dalla lira bizantina. La gusla ha una sola corda, di trenta crini di cavallo, consiste in una cassa di risonanza in legno, solitamente d’acero, ricoperta di pelle animale e con un manico intagliato finemente. La si suona strofinando la corda con l’apposito archetto formato anch’esso da crini di cavallo. I primi riferimenti nella regione risalgono al V secolo e sembra che lo strumento fosse utilizzato alla corte di Stefan Prvovenčani già nell’VIII secolo, ma anche in occasione del matrimonio di Tzar Dušan. Il suono di questo strumento tradizionale in Serbia può essere ascoltato soprattutto nella regione di Raska, in Kosovo e Metohija, ma anche nella regione della Vojvodina occidentale.I temi delle canzoni cantate con l’accompagnamento della gusla sono vari, dal racconto di fatti eroici, a battaglie e patriottismo, alla cura dei valori patriarcali e morali. I guslari più famosi sono quelli dell’epoca di Vuk Stefanović Karadžić. Uno dei più popolari è Filip Visnjic, mentre oggi godono di popolaritài Bosko Vujacic, Milomir Miljanic, Djordje Koprivica.

 

Vukov Sabor, il più antico festival culturale in Serbia, dedicato alla preservazione della lingua serba, dell’alfabeto e della letteratura orale, è stato fondato nel 1933 in memoria del riformatore della lingua e dell’alfabeto serbo, Vuk Stefanović Karadžić. Per i residenti di Tršić e dei villaggi circostanti, il Festival rappresenta il momento in cui amici e parenti di altre regioni li visitano, come durante le celebrazioni del villaggio, per partecipare ai programmi del Festival. I programmi hanno lo scopo di coltivare la narrazione orale, il ballo tradizionale e il canto, le competizioni di gusla-nell’eseguire poesie epiche, ad es. presentare tradizioni ed espressioni orali e arti dello spettacolo. La comunità locale svolge un ruolo importante nella progettazione del programma di questo Festival e, per questo motivo, fa parte dell’identità del villaggio di Tršić, situato nelle vicinanze della città di Loznica nella Serbia occidentale.

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Mentre ciò che rende la ceramica Zlakusa diversa dalle altre terrecotte è che i vasi vengono realizzati in un mix di pietra e argilla. Fuori da Zlakusa, le terrecotte vengono realizzate utilizzando solo argilla; per questo motivo i piatti possono essere utilizzati solo come ornamento o per servire cibo, mentre le ceramiche Zlakusa possono essere utilizzate anche per la cottura. I metodi di modellatura rappresentano un’altra peculiarità che rende speciale la ceramica di Zlakusa. Esistono tre metodi, ancora utilizzati a Zlakusa, per modellare la ceramica: senza una ruota, con una ruota azionata a mano e con una ruota azionata dal piede.

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Abbiamo un patrimonio molto ricco e l’inclusione di questi elementi nella Lista Unesco contribuisce non solo a promuovere l’immagine della Serbia a livello internazionale, ma anche a dare impulso alle attività volte a proteggere e promuovere la tradizione culturale in un momento molto difficile, in cui i valori vecchio stile stanno lentamente ma inesorabilmente scomparendo“, ha commentato il Ministro della Cultura serbo Vladan Vukosavljevic.
Tijana Colak, Direttrice esecutiva del Museo Etnografico, ha sottolineato che il kolo rappresenta un simbolo molto riconoscibile e forte dell’identità serba. L’Accademia di Musica, la Kolo Folklore Ensemble, e il Centro per il Patrimonio culturale immateriale (CIOTIS) sono tutti membri del team che ha lavorato alla nomina del Kolo quale voce nella lista UNESCO del Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
(Vecernje Novosti, 14.12.2007)

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