La Serbia svolge un ruolo marginale nei Paradise Papers e nei recenti avvenimenti in materia di evasione fiscale attraverso società offshore: lo afferma il Ministro serbo delle Finanze, Dusan Vujovic.
Il Ministro aggiunge che la Serbia ha meccanismi e strumenti per monitorare le aziende che cercano di riciclare denaro o di evitare di pagare le tasse. Commentando la vicenda dei cosiddetti “Paradise Papers” e il ruolo che le società serbe hanno svolto in essa, Vujovic ha anche dichiarato che la Serbia ha strumenti per affrontare la situazione che è governata da standard internazionali.
“Stiamo seguendo da vicino ciò che sta succedendo. La creatività di queste compagnie nell’evitare di pagare le imposte supera sempre una soluzione legale. La maggior parte delle attività menzionate si è svolta in altri paesi e la Serbia è solo un partecipante marginale”, ha sottolineato Vujovic nel corso di una conferenza stampa dopo la conclusione dell’ottava revisione del contratto di standby con il Fondo Monetario Internazionale.
Ricordiamo che i Paradise Papers sono un insieme di 13,4 milioni di documenti elettronici riservati relativi agli investimenti offshore, entrati in possesso di una testata giornalistica tedesca e resi noti al pubblico il 5 novembre 2017. I documenti provengono dallo studio legale Appleby, dai fornitori di servizi alle imprese Estera e Asiaciti Trust, e da registri delle imprese in 19 giurisdizioni fiscali. Contengono i nomi di oltre 120.000 persone e aziende. Tra coloro i cui affari finanziari sono citati compaiono la regina Elisabetta II e il Presidente della Colombia, Juan Manuel Santos.
(Blic, 07.11.2017)
http://www.blic.rs/vesti/ekonomija/vujovic-srbija-je-marginalna-u-rajskim-papirima/nklk88n
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