Cittadini e imprese che non sono riusciti a stare al passo con le proprie scadenze fiscali avranno la possibilità di scaglionare di nuovo i loro debiti fiscali, fino a 5 anni. Chi registra debiti con il fisco serbo fino a due milioni di dinari potrà presentare le istanze fino al 4 luglio ed essere esonerato dal pagamento degli interessi. Chi invece ha debiti superiori ai due milioni di dinari può presentare la domanda in ogni momento e potrà fruire di uno sconto del 50% sugli interessi.
Invece dell’annunciata tolleranza zero, ancora un favore a chi non rispetta le scadenze fiscali: per essi le uniche condizioni riguardano il pagamento regolare delle tasse a partire dal 4 marzo e la presentazione dela domanda di regolarizzazione.
“L’amministrazione fiscale, su richiesta del debitore, può rateizzare il pagamento dei debiti per le tasse non versate entro i due milioni di debiti fino a un massimo di 60 rate. Chi invece supera la soglia dei due milioni può ottener euno sconto del 50% sugli interessi dovuti se pagherà regolarmente le rate”, è scritto nell’annuncio dell’amministrazione fiscale.
La rateizzazione varia in base all’ammontare del debito. Così, per esempio, un debito di 50,000 dinari puà essere saldato in due anni e mezzo mentre uno da 200,000 dinari anche in cinque anni. “E’ un fatto positivo che il Governo consenta ai debitori fiscali che finora non sono stati in grado di pagare i debiti di pagarli attraverso tempi di rientro più dilatati. La domanda è se essi fanno parte di categorie sociali deboli oppure essi siano solo persone che odiano pagare le tasse, e così approfittaranno di tale opportunità. Questi non dovrebbero essere incoraggiati a non pagare le tasse al proprio stato”, dichiara Aleksandar Grunauer del GIZ, la cooerazione tedesca allo sviluppo.
La consulente fiscale Milica Bisic afferma che questa soluzione è peggiore di quanto precedentemente stabilito: “Innanzitutto, quello che stabilisce la Legge sugli obblighi fiscali dovrebbe essere la regola e non l’eccezione, visto che si era stabilito che il limite massimo per il pagamento delle tasse arretrate doveva essere di due anni. In secondo luogo in questa soluzione consente a chi non paga le tasse di finanziare la propria attività esonerandosi dal pagamento dei debiti fiscali”. Infatti il tasso di interesse di riferimento per il calcolo delle rate sarà pari a quello di riferimento della Banca di Serbia, pari ora al 4,25%, e non, come prima, il 10%. Un tasso di interesse molto più basso di qualsiasi prestito bancario in dinari.
Sarà poi possibile riprogrammare il pagamento dei debiti senza offrire alcuna garanzia, bancaria o ipotecaria. La soglia per non dover dare garanzie per i cittadini è posta a 200,000 dinari, mentre per gli imprenditori e le imprese essa è a mezzo milione di dinari.
Il Ministero delle Finanze non ha risposto alle domande in merito a quanti sono i cittadini e le imprese ora in una posizione debitoria da cui lo Stato sta provando a farsi pagare.
(RTS, 01.04.2016)