Ore e ore di attesa davanti alle cliniche Covid in tutta la Serbia riaprono la questione sull’organizzazione nella lotta alla malattia, ma per ora non sembrano esserci nuove soluzioni. Le istituzioni sanitarie private vengono escluse, non si parla di aprire nuove cliniche e il ceppo “Omicron”, il più contagioso finora, sta creando un’enorme pressione sul sistema sanitario nazionale.
Il record di ieri, quando più di 13.000 persone sono state contagiate, è solo una demistificazione della lotta dello Stato contro il coronavirus. L’Unità di Crisi non si riunisce e, anche quando lo fa, non viene presa alcuna decisione, quindi non sorprende che le persone aspettino anche nove ore in fila per un test, e anche i sani si ammalino. La soluzione potrebbe essere quella di aprire nuove cliniche Covid e coinvolgere i privati nella lotta alla malattia, ma il governo non sembra volerlo fare.
Andjela Gavrilovic dello “Ujedinjenie protiv kovida” afferma che sarebbe necessario coinvolgere i privati per dare un cambio ai centri sanitari intasati. “All’inizio della pandemia avrebbero dovuto essere aperte linee telefoniche gratuite e assumere medici disoccupati e studenti senior della facoltà di medicina per dare un primo supporto ai cittadini. Considerato che il servizio di visita completa da parte di un privato costa tra i 15 e i 20mila dinari (PCR, laboratori, visita specialistica), sarebbe stato necessario offrire dei prezzi dal fondo sanitario per permettere ai privati di intervenire e alleggerire il lavoro dei centri sanitari pubblici e ospedali dove abbiamo carenza di personale che costantemente se ne va”.
La Gavrilovic sottolinea che è necessario assistere elettronicamente i pazienti meno gravi. “Dopo aver ricevuto il test positivo, l’infermiere addetto al triage dovrebbe separare i pazienti in base alla gravità del quadro clinico, al fine di determinare quali sono i candidati a successivi esami di laboratorio. La terapia potrebbe essere determinata elettronicamente in modo che lo stesso paziente non debba aspettare più volte per lo stesso servizio, ma l’Unità di Crisi sta tenendo la testa sotto la sabbia”.
Photo credits: “Goran Srdanov/Nova.rs”
Hitno donesite ove dve mere ili ćemo popadati u redovima za kovid ambulante
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